Der Spiegel: sulle armi pesanti all'Ucraina l'opposizione vuole sfiduciare Scholz

Der Spiegel: sulle armi pesanti all'Ucraina l'opposizione vuole sfiduciare Scholz

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

La Germania post Merkel vive una fase decisamente turbolenta. Crescono le pressioni dell'opposizione tedesca e di alcuni membri della sua stessa coalizione sul cancelliere tedesco Olaf Scholz, per quella che viene percepita come una mancanza di leadership di fronte alla crisi ucraina e per il suo ostinato rifiuto di inviare armi pesanti al regime di Kiev, secondo quanto rivela Der Spiegel.

I critici del cancelliere affermano che non ha adottato misure concrete e sufficienti. Il blocco dell'Unione Cristiano Democratica Tedesca (CDU) e la sua "sorella", l'Unione Cristiano Sociale Bavarese (CSU), hanno minacciato di presentare una bozza di risoluzione al Bundestag la prossima settimana chiedendo la fornitura di armi pesanti all'Ucraina, nel caso Scholz non cambiasse idea.

Dal momento che ci sono un buon numero di sostenitori della fornitura di armi all'esercito ucraino, anche all'interno della coalizione di governo, è del tutto possibile che la risoluzione ottenga la necessaria maggioranza dei voti, aggirando il parere del cancelliere. E poi Scholz dovrà sollevare la questione della sua credibilità, con un indice di gradimento indebolito.

Il vicepresidente del gruppo parlamentare dell'Unione, Johann Wadephul, ha reso pubblico l'obiettivo dell'opposizione tramite Twitter: "Vogliamo sostenere il governo federale in questa crisi. Tuttavia, se Scholz continuerà a opporsi alla consegna di armi pesanti, dovrà prepararsi per una mozione corrispondente della fazione dell'Unione al Bundestag la prossima settimana".

È probabile che nei prossimi giorni tutto questo venga discusso tra i principali rappresentanti dei partiti, ma alla fine la decisione di presentare una bozza di risoluzione spetta al capogruppo del gruppo parlamentare, Friedrich Merz.

A fine febbraio Merz ha annunciato al cancelliere, in una sessione straordinaria del parlamento, che il gruppo parlamentare della CDU/CSU "non si sarebbe lamentato delle piccole cose", di fronte al passaggio epocale annunciato da Scholz. Tuttavia, se l'Unione dovesse presentare la sua mozione ora, ciò significherebbe una rottura con tale posizione. Allo stesso modo, la decisione sarebbe una sorta di segnale per le dimissioni del cancelliere, secondo il quotidiano. Perché, viste le critiche mosse dalle sue stesse fila a Scholz, non è da escludere che la mozione possa raggiungere la maggioranza in Bundestag, toccando espressamente l'agenda del capo del governo.

In tal caso, Scholz sarebbe così costretto a dover chiedere il voto di fiducia, cioè assicurarsi la maggioranza nel Bundestag. D'altra parte, il media tedesco sottolinea che nell'Unione prevale l'impressione che il cancelliere si preoccupi poco della partecipazione dell'opposizione e prenda decisioni autocratiche, che poi vengono accolte con incomprensioni anche dal suo gruppo parlamentare. 

Il cancelliere però sembra voler tirare dritto e ritiene che l'embargo sul gas dell'UE non porrebbe fine alla guerra in Ucraina, ribadendo così la sua riluttanza a fornire armi pesanti al regime di Kiev per il timore di un'escalation nucleare.

Sostanzialmente sulla stessa linea vi è anche il presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha avvertito che l'Europa dovrà affrontare conseguenze il prossimo inverno se non avrà il gas russo.

Il leader francese ha osservato che l'Europa non vedrà le conseguenze di un possibile embargo sulle risorse energetiche russe nella primavera e nell'estate di quest'anno, dal momento che le riserve negli stoccaggi di gas sono state integrate. "Ma il prossimo inverno le sentiremo se non ci sarà più gas russo". Macron aveva già affermato in precedenza che al momento l'embargo totale sul gas russo non è in discussione. 

Da notare, infine, che i leader di Francia e Germania si attestano su posizioni decisamente più ragionevoli e realistiche, mentre l'Italia ha invece incredibilmente deciso di seguire le orme dei fascisti polacchi adottanto una posizione oltranzista. Su questa strada si finisce direttamente con l'allargamento del conflitto alla NATO e il rischio concreto di un'escalation militare. Le leadership più avvedute, nonostante le forti pressioni che giungono da Washington, lo hanno capito e cercano di frenare. A stupire è l'avventurismo italiano, quando il nostro paese avrebbe potuto e dovuto giocare un ruolo da mediatore.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti