Docenti delle Università: Insorgiamo con i lavoratori Gkn

Docenti delle Università: Insorgiamo con i lavoratori Gkn

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

I lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio che per sabato 18 Settembre a Firenze, ore 15, hanno convocato una grande manifestazione per quella che non è solo la loro vertenza hanno cercato di coinvolgere anche il mondo accademico, dopo la visita del Professor Barbero, affinché non sia solo uno strumento del capitale nelle sue torbide strategie che permettono alle aziende di delocalizzare e chiudere a piacimento e buttare in mezzo alla strada miglia di lavoratori. L'appello degli operai ha avuto successo.

Anche in università, #insorgiamo con i lavoratori Gkn

Lo scorso 9 luglio il fondo speculativo Melrose ha annunciato la chiusura dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (FI) e la distruzione di 500 posti di lavoro. Da allora i lavoratori e le lavoratrici stanno presidiando la fabbrica attraverso un’assemblea permanente che ha ricevuto una diffusa solidarietà attiva. Fino ad oggi la loro presenza fisica ha impedito che la proprietà portasse via i macchinari, che in parte sono stati progettati con il supporto dell’università italiana: la delocalizzazione di Gkn sarebbe anche una delocalizzazione di conoscenza sviluppata in loco e la deindustrializzazione che ne conseguirebbe comporterebbe anche un grave impoverimento dell’intero sistema della ricerca del nostro territorio.

Per questo riteniamo che il mondo accademico debba fare propria la lotta per salvare Gkn. Nel comunicato del 14 Agosto il Collettivo di Fabbrica Gkn ha rivolto un appello alle intelligenze presenti nelle università e in tutto il mondo della ricerca per fornire un supporto concreto all’elaborazione di progetti per il futuro della fabbrica. Come lavoratori e lavoratrici dell’università pubblica sentiamo la responsabilità di rispondere positivamente a questo appello e di rilanciarlo con forza e determinazione.

Schierarsi contro la chiusura dello stabilimento e contro l’economia di rapina di Melrose rappresenta il punto di partenza per la difesa del tessuto industriale di questo territorio e di tutto il paese, per una riflessione sul rapporto tra società e università, per il riorientamento della ricerca pubblica verso le esigenze della collettività. La subordinazione della ricerca pubblica agli interessi privati è ancora più inaccettabile in un momento in cui gli sforzi intellettuali dovrebbero essere rivolti alla crisi economica, sanitaria ed ecologica. Al contempo, non possiamo dimenticarlo, questa subalternità si è riversata nei decenni sulla formazione e sulla ricerca pubbliche, attraverso tagli continui, precarietà endemica, emorragia verso l’estero di ricercatrici e ricercatori che, formati del tutto o in gran parte in Italia, si trovano costretti ad emigrare.

Tutti questi motivi ci spingono a riconoscerci nelle questioni che la lotta Gkn pone per tutto il mondo del lavoro e a far nostra la parola d’ordine #Insorgiamo come impegno per allargare la battaglia per il diritto al lavoro in tutti gli spazi e i settori della società.

Vogliamo anche denunciare con forza il tentativo di scaricare la crisi del settore automotive sulle spalle degli operai, come se chiusura e delocalizzazione fossero prezzi inevitabili da pagare alla transizione ecologica. Al contrario, una transizione ecologica reale potrà realizzarsi solo con il coinvolgimento degli operai stessi, e solo difendendo e ripensando quel tessuto industriale che oggi

si vorrebbe ulteriormente smantellare, determinando una spirale di impoverimento economico, sociale e culturale dei nostri territori.

La delocalizzazione degli impianti produttivi, del resto, si intreccia con la dispersione delle intelligenze e del know-how: Melrose vuole portare via da Campi non solo macchinari, ma anche brevetti, e disperdere le conoscenze di chi nella fabbrica lavora - e la conosce meglio di Melrose, ed è quindi in grado di farla funzionare, di produrre di più e meglio. Le alternative sono possibili ma affinché diventino realizzabili c’è bisogno di progettarle insieme.

Siamo chiamati a svolgere il nostro ruolo in questa vicenda. E lo possiamo fare su più piani: innanzitutto partecipando alla manifestazione nazionale indetta dai lavoratori Gkn sabato 18 settembre alle ore 15.00 a Firenze (concentramento in Fortezza da Basso). In secondo luogo, insorgendo ognuno con le proprie problematiche e le proprie istanze, rivendicando quindi condizioni di studio e di lavoro diverse all’interno dello stesso mondo universitario. Infine, rispondendo all’appello a progettare un futuro diverso per Gkn.

Ilaria Agostini (Università di Bologna)

Luca Alteri (Sapienza Università di Roma)

Aurélie Andry (Université d’Evry Paris Saclay)

Manuel Anselmi (Unitelma Sapienza)

Giulio Argenio (Università di Padova)

Bernardo Ballotta (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Leonardo Bargigli (Università di Firenze)

Alessandro Barile (Sapienza Università di Roma)

Alberto Bartoccini (Università di Firenze)

Margherita Bellanca (Università Ca’ Foscari di Venezia)

Charlotte Sophia Bez (Scuola Superiore Sant’Anna)

Alessandro Bortoloni (Università di Firenze)

Luca Bortolotti (Università di Torino)

Alessandro Brizzi (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Margherita Brunori (Università di Trento)

Carlotta Caciagli (Politecnico di Milano)

Andrea Califano (Università di Milano Statale)

Guglielmo Califano (Università di Pisa)

Omar Pietro Carnevale (Università di Pisa-Scuola Superiore Sant’Anna)

Armanda Cetrulo (Scuola Superiore Sant’Anna)

Iacopo Chiaravalli (Università di Pisa)

Daniela Chironi (Scuola Normale Superiore, Firenze)

Lorenzo Cini (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Matteo Cioni (Politecnico di Torino)

Adriano Cirulli (Università di Udine)

Lorenzo Coccoli (Università dell’Insubria)

Claudia Collodoro (Università di Pisa-Scuola Superiore Sant’Anna)

Federico Creatini (Università di Pisa)

Lorenzo Cresti (Scuola Superiore Sant’Anna)

Angelo Cuzzola (Scuola Superiore Sant’Anna)

Chiara Davoli (Università di Siena)

Federico Del Giudice (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Gianni Del Panta (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Lorenzo De Marinis (Scuola Superiore Sant’Anna)

Fabio De Nardis (Università di Foggia)

Paolo De Nardis (Sapienza Università di Roma)

Damiano Di Francesco (Scuola Superiore Sant’Anna)

Vincenzo Di Lillo (Università di Pisa-Scuola Superiore Sant’Anna)

Emidio Diodato (Università per gli Stranieri di Perugia)

Francesca Feo (Scuola Normale Superiore, Firenze)

Luigi Filieri (Johannes Gutenberg Universität Mainz)

Raffaella Fittipaldi (Università di Napoli Federico II)

Guido Frilli (Università di Firenze)

Giulia Frosecchi (Università di Firenze)

Giacomo Gabbuti (Università di Oxford)

Giulio Galdi (Università di Trento)

Simone Gasperin (University College London)

Alessandro Gioffré (Università di Firenze)

Margherita Grazioli (Gran Sasso Science Institute, L’Aquila)

Francesco Greco (Scuola Superiore Sant’Anna)

Demetrio Guzzardi (Scuola Superiore Sant’Anna)

AIda Kapetanovic (Scuola Normale Superiore, Firenze)

Marco Lomuscio (Università di Trento)

Jacopo Lupi (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Vincenzo Maccarrone (University College Dublin, Dublino)

Virginia Magnaghi (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Olimpia Malatesta (Università di Bologna)

Caterina Manicardi (Università di Pisa-Scuola Superiore Sant’Anna)

Francesco Massimo (Sciences Po Paris)

Leonard Mazzone (Università di Milano-Bicocca)

Vittorio Mete (Università di Firenze)

Sandro Mezzadra (Università di Bologna)

Leonardo Miele (University of Leeds)

Sibilla Montanari (Università Ca’ Foscari di Venezia)

Anna Montebugnoli (Università di Bergamo)

Angelo Moro (Université de Bourgogne, Digione)

Valentina Moro (Università di Verona)

Beatrice Negro (Scuola Superiore Sant’Anna)

Filippo Nobili (Liceo Barsanti e Matteucci, Viareggio)

Cinzia Orlando (Università del Piemonte Orientale)

Davide Orsitto (Scuola Superiore Sant’Anna)

Andrea Ostuni (Università di Padova)

Cosimo Pantaleoni (Istituto Universitario Europeo)

Eugenio Paracucchi (Università di Pisa)

Gianni Piazza (Università di Catania)

Daniela Piccio (Università di Torino)

Filippo Pietrini (Università di Siena)

Francesco Pisano (Università di Firenze)

Giacomo Pisani

Iacopo Pozzana (Birkbeck, University of London)

Tommaso Radicioni (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Luca Raffini (Università di Genova)

Domenico Ribezzo (Federico II Napoli-CNR Firenze)

Tommaso Rughi (Scuola Superiore Sant’Anna)

Lorenzo Sala (Julius-Maximilians-Universität Würzburg)

Tancredi Salamone (Università di Pisa-Scuola Superiore Sant’Anna)

Lorenzo Santetti (Università di Firenze)

Lorenzo Serini (University of Warwick)

Bruno Settis (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Andrea Sorrentino (Università di Firenze)

Carlo Sorrentino (Università di Firenze)

Andrea Luigi Sorrentino (Università di Firenze)

Luca Timponelli (Fondazione Luigi Einaudi, Torino)

Giovanni Tonolo (Istituto Universitario Europeo)

Giovanni Tonutti (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Cecilia Valentini (Università di Siena)

Eugenio Vicario (Università di Firenze)

Rolando Vitali (Università di Bologna)

Angelo Vozzella (Università di Pisa-Scuola Superiore Sant’Anna)

Lorenzo Zamponi (Scuola Normale Superiore, Firenze)

Lorenzo Lodi (Scuola Normale Superiore)

 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare di Michelangelo Severgnini Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti