Ex-generale israeliano cancella visita in Sudafrica per timore di essere arrestato
Il generale in congedo Doron Almog, attuale presidente dell'Agenzia Ebraica ed ex comandante dell'esercito israeliano, ha cancellato una visita programmata in Sudafrica per il timore di essere arrestato dalle autorità di Pretoria con l'accusa di crimini di guerra. Lo hanno riportato i media israeliani e rilanciato oggi il portale The Cradle.
In una dichiarazione, l'Agenzia Ebraica ha affermato di aver preso la decisione per precauzione, al fine di evitare potenziali problemi legali e diplomatici durante la visita.
La vicenda rievoca un episodio simile occorso ad Almog nel 2005 nel Regno Unito. Allora, attivisti palestinesi ottennero un mandato d'arresto per la sua presunta responsabilità nella demolizione di 59 case di civili palestinesi nella Striscia di Gaza, un atto considerato crimine di guerra dalle Convenzioni di Ginevra. Secondo il Guardian, quando Almog atterrò a Londra, la polizia di frontiera era pronta ad arrestarlo. Tuttavia, avvertito dalle autorità israeliane, il generale rimase sull'aereo, che fece ritorno in Israele due ore dopo. Fonti giornalistiche riferirono che la polizia antiterrorismo britannica non tentò l'arresto a bordo del jet privato, temendo una reazione delle guardie armate di Almog.
Nel novembre 2024, la Corte Penale Internazionale (ICC) ha emesso mandati d'arresto per il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e l'allora ministro della Difesa Yoav Gallant, accusati di usare la fame dei civili come arma di guerra. Proprio questa settimana, avvocati per i diritti umani in Argentina hanno presentato un ricorso per l'arresto di Netanyahu in previsione di una sua possibile visita a Buenos Aires a settembre. Anche il Sudafrica ha minacciato di arrestare soldati e funzionari israeliani e ha portato accuse di genocidio contro Israele alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ).
Profilo e ruolo dell'Agenzia Ebraica
Doron Almog, che si arruolò nell'esercito israeliano nel 1969 e si congedò nel 2003 con il grado di Capo di Comando Meridionale, è a capo dell'Agenzia Ebraica dal 2022. L'organizzazione, attiva in 66 paesi, ha il mandato di "rafforzare l'identità ebraica", incoraggiare l'immigrazione in Israele (Aliyah) e integrare i nuovi arrivati nella società israeliana.
Fondata nel 1929 come braccio operativo dell'Organizzazione Mondiale Sionista (WZO) sotto la guida di David Ben Gurion, l'Agenzia svolse un ruolo chiave nel facilitare l'immigrazione ebraica in Palestina durante il periodo del Mandato Britannico. Dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948, in seguito al conflitto che portò all'esodo di circa 750.000 palestinesi, l'agenzia formò il nucleo del nuovo governo, con Ben Gurion che divenne il primo primo ministro.