Francia, lavoratori sul piede di guerra per i collari anti-contagio
I lavoratori fanno una vita da cani. Quante volte abbiamo ascoltato questa espressione in relazione alle condizioni di lavoro, i salari e il trattamento globale ricevuto dai lavoratori sul proprio posto di lavoro. In Francia adesso sono voluti andare oltre fornendo ai lavoratori dei “collari per cani” in modo che chi li indossi rispetti il distanziamento sociale dettato dalle norme anti-contagio.
I lavoratori sono sul piede di guerra. I sindacati parlano di “infantilizzazione” dei dipendenti trattati come animali o bambini che hanno bisogno di dispositivi elettronico per rispettare le nuove normative.
Il sindacato CFDT ha dichiarato all'AFP che si tratta di "un sistema paragonabile a quelli che cercano di dissuadere i cani dall'abbaiare". Christine Duguet, una rappresentante sindacale del CFDT, ha suggerito che i dispositivi "finiranno nei bidoni della spazzatura o rimarranno in un armadio”, aggiungendo che si tratta di “una totale assurdità”.
Duguet ha anche espresso preoccupazione per il fatto che l'azienda tenterà di mantenere il sistema in vigore come "misura di sicurezza" anche dopo la fine della pandemia.
Il dispositivo è prodotto da una società belga chiamata Phi Data, che offre anche un dispositivo simile che può essere attivato da chi lo indossa se sente che qualcuno si avvicina troppo.
Altri dispositivi simili stanno per arrivare in commercio. Quindi questa strana tecnologia viene abbracciata con entusiasmo dai padroni in ossequio al sacro verbo dell’allontanamento sociale che ormai ha pervaso la nostra società.
Japanese tech firms step in to help prevent coronavirus infections pic.twitter.com/rBx53EcGhT
— NHK WORLD News (@NHKWORLD_News) October 12, 2020
La tecnologia era stata presentata lo scorso ottobre anche da Hitachi. L’azienda affermava che è possibile implementarla anche negli ascensori.
Questo è davvero il mondo che vogliamo anche dopo la pandemia? O qualcuno vuole che questa sia la cosiddetta nuova normalità?