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FT - I leader del G20 concordano una bozza di comunicato che respinge "l'era della guerra"
Al vertice del G20 di Bali i leader mondiali affermeranno che l'epoca odierna "non deve essere di guerra" e condanneranno le minacce di usare armi nucleari, riflettendo la crescente ansia globale per un’escalation in Ucraina.
Secondo il Financial Times, che cita alcune fonti, "ci si aspetta una dichiarazione ampia e non specifica sul fatto che non è il momento di fare la guerra", oppure una dichiarazione congiunta di 19 o 18 Paesi.
Una bozza di comunicato concordata dai diplomatici, visionata dal Financial Times e confermata da due delegazioni, recita: "La maggior parte dei membri ha condannato con forza la guerra in Ucraina e ha sottolineato che sta causando immense sofferenze umane e aggravando le fragilità esistenti nell'economia globale".
Xi Jinping, presidente della Cina e principale alleato di Putin a livello globale, nel suo discorso agli altri leader ha affermato che il G20 "deve opporsi risolutamente al tentativo di politicizzare le questioni alimentari ed energetiche o di usarle come strumenti e armi”.
La proposta di dichiarazione del G20 prenderà atto delle differenze tra alcune nazioni, ricordando le posizioni precedentemente espresse sul conflitto. Il piano - secondo una fonte consultata dal Financial Times - per ora prevede di fare riferimento alla "guerra in Ucraina" invece che alla "guerra della Russia in Ucraina".
Il diplomatico ha detto che i negoziatori hanno preso nota del discorso di apertura del presidente indonesiano Joko Widodo al vertice di martedì, in cui ha chiesto la fine della guerra, ma non ha menzionato specificamente la Russia.
Secondo il Financial Times nelle riunioni a porte chiuse per la stesura del comunicato del vertice, la Cina ha sostenuto con forza la Russia, vanificando i tentativi dei funzionari occidentali di includere un linguaggio che condannasse l'operazione speciale della Russia in Ucraina.
Secondo la pubblicazione, l'assenza di Putin dal vertice potrebbe aumentare l'attenzione sul leader cinese, dato che molti altri membri del G20 sono preoccupati per i suoi rapporti con il Cremlino.
Alcune fonti europee, affermano che i leader occidentali utilizzeranno il vertice per ottenere il sostegno alla proposta di un tetto massimo di prezzo per le esportazioni di petrolio russo.
Un ruolo significativo di mediazione è stato svolto dalla delegazione indiana al vertice, riferisce il Financial Times, per raggiungere un compromesso sulla questione della menzione dell'operazione speciale della Federazione Russa per proteggere il Donbass nel testo del progetto di dichiarazione finale.
“La delegazione indiana ha svolto un ruolo significativo nel raggiungere un consenso tra i Paesi membri sulla questione delle espressioni critiche”, scrive il quotidiano.
Il testo della dichiarazione ufficiale (comunicato) è stato concordato dai paesi del G20 la sera prima, il 14 novembre, dopo diversi giorni di disaccordo tra i rappresentanti di un certo numero di paesi del G20. Formalmente, il testo del comunicato sarà adottato mercoledì 16 novembre.