Fuori il dollaro. Benvenuto oro. La Russia presto diventerà il quarto paese per le riserve internazionali
Mosca ha ridotto la sua dipendenza dalla valuta americana da quando Washington ha iniziato a introdurre sanzioni contro il Paese a partire dal 2014.
La Russia sta sostituendo l'Arabia Saudita come quarto maggiore detentore di riserve internazionali di metalli preziosi e altri titoli grazie alla sua politica di de-dollarizzazione in risposta alle sanzioni statunitensi.
Le riserve internazionali russe hanno raggiunto un valore di 519.000 milioni di dollari il 1 agosto, secondo i dati della Banca centrale russa. Questa cifra è cresciuta in modo significativo negli ultimi quattro anni e l'agenzia Fitch Ratings prevede un aumento a $ 537.000 entro la fine di quest'anno e a 591.000 entro il 2021.
Nel frattempo, l'Arabia Saudita ha circa 527.000 milioni di dollari in riserve internazionali, secondo l'agenzia Bloomberg. I tre paesi che guidano questa "classifica" sono Cina, Giappone e Svizzera. La Banca centrale russa ha subito un cambiamento essenziale nella sua politica nell'aprile 2018, quando ha iniziato a smaltire drasticamente i suoi beni denominati nella valuta degli Stati Uniti in risposta alle pressioni delle sanzioni imposte da Washington.
Per ridurre ulteriormente la sua dipendenza dal dollaro, Mosca ha attivamente investito in oro, diventando il primo paese ad acquisire il metallo prezioso l'anno scorso e mantenendo tale leadership nel primo trimestre del 2019.
Il prezzo dell'oro è salito alle stelle dallo scorso mese raggiungendo i 1.524 dollari l'oncia al momento, segnando il suo massimo da sei anni.
I fattori che hanno influenzato questa dinamica al rialzo includono le aspettative di tassi di interesse più bassi da parte delle principali banche centrali e l'incertezza causata dalla recente escalation della guerra commerciale degli Stati Uniti e la Cina, secondo un rapporto del World Gold Rabbit.