Giornalista indiano arrestato per l'attentato alla moglie di un diplomatico israeliano
Un giornalista indiano, Mohammed Kazmi, è stato arrestato nell'ambito dell’inchiesta sull’attacco bomba avvenuto in febbraio a Nuova Dehli ai danni di un furgone che trasportava la moglie di un diplomatico israeliano. Le autorità israeliane accusano l’Iran dell’attentato che attraverso suoi agenti segreti, inviati nel mondo, avrebbe realizzato o tentato di realizzare attacchi dinamitardi contro cittadini e cariche diplomatiche israeliani, come nel caso dell’ auto-bomba a Tiblisi e del fallito attentato di Bangkok. Secondo l’intelligence di Gerusalemme tali attacchi sarebbero stati compiuti come rappresaglia da Teheran per le uccisioni di alcuni scienziati iraniani che lavoravano al programma nucleare che per Gerulasemme e Washington si svolgerebbe con lo scopo di creare un ordigno atomico.
Tuttavia è grande l’imbarazzo di Nuova Dehli che non pensava al coinvolgimento di un proprio cittadino nella preparazione dell’attacco bomba che ha causato il ferimento di diverse persone oltre alla moglie del diplomatico israeliano, vero obiettivo dell’attentato. La posizione del giornalista indiano è aggravato dal fatto di aver lavorato per una agenzia stampa iraniana a Nuova Dehli e di essere venuto in contatto con un cittadino iraniano ritenuto l’autore materiale dell’attacco. La posizione diplomatica dell’India su tale vicenda è molto delicata dal momento che Nuova Dehli non ha aderito alla versione israeliana della sicura colpevolezza dell’Iran in tali attacchi dal momento che gran parte delle importazioni di greggio indiani vengono dal paese mediorientale. Allo stesso tempo il Governo di Singh non vuole inimicarsi l’appoggio di Gerusalemme da cui sta ricevendo numerose forniture militari.