Gli USA preoccupati dal temibile caccia F-14 in forza all'Iran
Le tensioni si sono intensificate nella regione del Golfo Persico all'indomani della decisione unilaterale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall'accordo che limita il programma nucleare iraniano.
Se dovesse scoppiare una guerra, le forze statunitensi probabilmente cercheranno di proteggere lo spazio aereo del Golfo distruggendo o sopprimendo le forze aeree iraniane. La regolare armata della Repubblica islamica dell'Iran e l'ala aerea della milizia del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane operano insieme disponendo di 700 velivoli.
Punto di forza sono gli F-14 progettati negli anni '70 dell'IRIAF. Questi caccia potrebbero essere i primi obiettivi delle forze statunitensi. Secondo un'indagine di Flight Global, l'aeronautica iraniana nel 2019 opera intorno a 24 F-14 di Tomcats di un gruppo di 79 caccia prodotti da Grumman che l'Iran ha acquisito a metà degli anni '70 prima della rivoluzione islamica.
La US Navy ha ritirato il suo ultimo Tomcat nel 2006. Ma con la sua lunga autonomia e il suo potente radar, l'F-14 rimane uno dei caccia più capaci al mondo. Per questo motivo, gli USA temono molto i velivoli F-14 dell'Ayatollah.
Scrive Wikipedia circa le caratteristiche di questo caccia: «Le prestazioni del Tomcat sono ancora oggi formidabili, nonostante il progetto risalga agli anni sessanta. Questo è dovuto alla grande potenza dei motori, che gli permettono di raggiungere una velocità di circa 2.500 km/h (circa Mach 2,4), e alle ali a geometria variabile. Questa particolare caratteristica rende l'aereo molto più efficiente in termini di aerodinamica: cambiando l'angolo di freccia dell'ala, si possono ottenere ottime prestazioni sia alle alte che alle basse velocità. L'angolo di freccia del Tomcat può essere variato in volo tra 20° e 68° e viene controllato automaticamente dal Central Air Data Computer, che modifica tale angolo per ottenere il rapporto portanza-resistenza ottimale al variare del numero di Mach. I piloti possono comunque bypassare tale meccanismo e controllare manualmente il sistema. Quando il velivolo è parcheggiato, le ali possono essere inclinate fino a 75°, sovrapponendosi agli stabilizzatori orizzontali, per risparmiare spazio sul ponte di volo delle portaerei. In caso di emergenza, l'F-14 è in grado di atterrare con le ali posizionate alla massima inclinazione (68°), anche se questo comporta un significativo incremento del rischio di incidenti a causa della velocità di atterraggio aumentata. In genere, quindi, in tali condizioni l'aereo viene dirottato dalla portaerei ad una base di terra. L'F-14 ha, inoltre, dimostrato di essere in grado di volare ed appontare in sicurezza anche con inclinazione asimmetrica delle ali».
Proprio perché temono molto questi caccia, gli Stati Uniti hanno cercato di neutralizzarli anche attraverso le sanzioni.
Sanzioni che impedirono all'Iran di acquisire apertamente pezzi di ricambio per i caccia più pesanti. Teheran con programmi di autosufficienza, non solo nell'aeronautica, ma in tutta l'economia nazionale, nel tentativo di soddisfare i bisogni materiali che le compagnie straniere avevano incontrato una volta è riuscita a evitare il soffocamento.
In molti settori, l'iniziativa di autosufficienza ha funzionato. Oltre a produrre tutto il suo petrolio, l'Iran si è dichiarato autonomo nell'agricoltura, nella produzione di acciaio, nella produzione di elettricità e nell'aviazione civile.
Ma le aziende iraniane hanno faticato a produrre tutte le parti specializzate richieste dal Tomcat. Teheran si rivolse così al mercato nero scrive The National Interest, pagando ingenti somme a loschi intermediari per procurarsi i pezzi di ricambio necessari al funzionamento degli F-14 in Iran.
I caccia funzionano ancora bene, tant’è che costituiscono la principale fonte di preoccupazione per l’aviazione statunitense.