Gramellini, giù le mani dai dipendenti pubblici

Gramellini, giù le mani dai dipendenti pubblici

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Paolo Desogus*


Sul Corriere di ieri Massimo Gramellini ha lanciato un violento attacco in cui afferma, come altri prima di lui, che durante la pandemia i dipendenti pubblici non hanno fatto nulla, infischiandosene di chi invece lavorava, ma prendendo comunque lo stipendio.
 

È un attacco rozzo, vigliacco, senza prove, degno di Feltri o Belpietro, basato su un senso comune creato artificialmente da chi cerca profitto dal disfacimento dello stato. Tra l’altro viene lanciato proprio in un momento in cui il paese dovrebbe compattarsi per affrontare il più grande crollo economico da quando l’Italia è repubblica. Insomma, è un attacco fazioso, miserabile, infame, degno di una mentalità predatoria e cinica. Ed è davvero sorprendente che compaia sulla prima pagina del principale quotidiano italiano.


Chi avrà letto il pezzo si sarà inoltre accorto che questo attacco è del tutto pretestuoso. Gramellini critica il pubblico appena dopo aver attaccato alcuni anonimi “seguaci” di Giorgia Meloni, che si sarebbero lamentati del fatto che non si devono spendere i soldi pubblici per curare i migranti. Per Gramellini questi soldi sono invece ben spesi, non come quelli dati ai dipendenti pubblici fannulloni.


Giorgia Meloni e i suoi seguaci (di cui non si sa nulla) sono solo un pretesto. In Italia si è infatti diffuso un meccanismo mentale secondo cui qualcosa diventa ragionevole se si oppone - non importa se in maniera vera o presunta - a quello che fa la destra. FdI, la Lega, Salvini svolgono in questo modo la funzione di schermo per mascherare considerazioni riconducibili alla stessa destra, anzi a una neodestra tollerante (per il momento) e paternalistica verso i migranti, attenta al politically correct, rispettosa della questione di genere, apparentemente colta e cosmopolita, ma del tutto ostile verso i lavoratori dipendenti, soprattutto se del pubblico. Del resto, come è noto, ridurre i diritti dei dipendenti statali è da sempre la precondizione per la riduzione dei diritti di tutti i lavoratori, anche del privato. Ed è questo l’obiettivo della neodestra che fa capo ai grandi quotidiani, come il Corriere, e dunque di chi paga Gramellini


*Professore alla Sorbona di Parigi

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare di Michelangelo Severgnini Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti