“La Colombia chiede l'arresto di Maduro alla Corte internazionale - Al tribunale dell'Aia una risoluzione approvata dal parlamento”: così titolava un articolo pubblicato dall'Ansa il 04 settembre scorso. Nella parte introduttiva si rincarava la dose: “Il parlamento della Colombia ha approvato all'unanimità una mozione in cui sollecita il Tribunale penale internazionale dell'Aia (Tpi) a emettere un mandato di arresto contro contro il presidente venezuelano Nicolás Maduro”.
A ruota poi nel pezzo (attribuito alla Redazione) si citava un video pubblicato dai social dalla senatrice Paloma Valencia.
In generale sull'argomento Venezuela, per chiare motivazioni di carattere geopolitico la disinformazione in tempi non sospetti l'ha fatta da padrone e qualche dubbio su quanto scritto l'altro giorno dall'Ansa, nonostante si avvalga del logo “Ansa check-notizie di origine certificata” nei suoi articoli, a questo giro l'abbiamo avuto in molti.
Non si è fatto scrupoli dal canto suo il CRED. ( Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia), che fa parte del Gruppo d’intervento giuridico internazionale (GIGI) con la mission di agire nel mondo a tutela dei diritti dei difensori dei diritti umani, specie avvocati, e di osservazione democratica sia nei processi sia giudiziari che elettorali, a bollarla letteralmente come fake news mettendo in evidenzia come “l’approvazione da parte del Parlamento colombiano, mai avvenuta, è stata autocertificata dalla redattrice della lettera, tale congressista colombiana Paloma Valencia, in un video auto-prodotto”: (
https://credgigi.it/nuove-colossali-bufale-sul-venezuela/).
Effettivamente sono diverse le incongruenze che saltano all'occhio leggendo il pezzo; la mancata citazione di documenti e fonti ufficiali hanno poi insospettito anche il sottoscritto che ha deciso di scrivere una mail, il cui contenuto riporto a seguire, alla redazione giornalistica dell'Ansa, alla sua sezione esteri e alla redazione Ansa di Bogotà per richiedere ragguagli e una verifica di quanto da loro pubblicato.
Dal titolo si evince un' ufficialità della richiesta da parte colombiana, che viene poi sottolineata dall’apertura dell’articolo, dal periodo :”Il parlamento della Colombia ha approvato all'unanimità una mozione in cui sollecita il Tribunale penale internazionale dell'Aia (Tpi) a emettere un mandato di arresto contro contro il presidente venezuelano Nicolás Maduro”.
Vi chiedo dunque se avete verificato la veridicità della notizia, perché non elencate nessun documento ufficiale che pure se un passaggio parlamentare ci fosse realmente stato (addirittura votato all’unanimità, dato che dovrebbe impensierire) dovrebbe essere reperibile. .
Di questa notizia , altro aspetto curioso, non si trova poi menzione nelle principali testate della stampa colombiana.
Su un sito argentino si apprende che la richiesta da indirizzare alla Corte penale internazionale sia stata sottoscritta da 30 congressisti colombiani su 296. L’approvazione da parte del Parlamento colombiano non risulta però sia avvenuta e si trova davvero poco in rete, a parte il video e le affermazioni dalla redattrice della lettera, tale congressista colombiana Paloma Valencia, in un video auto-prodotto.
Sperando che tali dubbi siano dissipati come una corretta verifica delle fonti richiede , spero che possiate fornire dei riscontri per l’autorevolezza che un’Agenzia di stampa come la vostra dovrebbe sempre avere. Di contro qualora appuriate la vicenda non corrisponda al vero , si confida possiate operare una rettifica.
Cordialmente
Francesco Fustaneo
( Giornalista pubblicista e vostro lettore)
A più di ventiquattro dall'invio della mail dagli uffici dell'Ansa non è pervenuta alcuna risposta.