Guerra commerciale: le azioni ostili degli USA contro Huawei affondano Broadcom
Le mosse degli Stati contro il colosso cinese della telefonia Huawei colpito per frenare lo sviluppo cinese oltre che inefficaci si stanno rivelando anche controproducenti per gli Stati Uniti e le sue aziende.
Il produttore americano di chip Broadcom ha infatti annunciato che il divieto emanato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla società cinese Huawei comporterà una perdita di entrate di 2 miliardi di dollari l'anno.
Entro la fine dell'anno fiscale 2019, la società prevede vendite pari a 22,5 miliardi di dollari, in netto calo rispetto ai periodi precedenti.
Questa previsione è una conseguenza delle mancate vendite di Broadcom che non raggiunge gli obiettivi di fatturato nel secondo trimestre del 2019 nelle sue operazioni mobili. Visto che l’azienda statunitense realizza ricavi per 900 milioni nelle operazioni con Huawei.
Huawei has 56,492 patents and it's not afraid to use them. @sudecker1 shows how the Chinese giant is using its vast portfolio to hedge against pressures from Trump administration. https://t.co/S3ShjUmI48 via @technology
— Christopher Yasiejko (@yasiejko) 14 giugno 2019
Dopo aver ascoltato la revisione al ribasso delle entrate del produttore di chip degli Stati Uniti, le azioni di Broadcom sono diminuite dell'8,6%. Altre aziende come Qualcomm, Applied Materials, Intel, Advanced Micro Devices e Xilinx sono in calo tra l'1,5 e il 3 percento.
I rischi geopolitici della guerra commerciale americana e del divieto di Huawei sono uno shock ulteriore che preoccupa gli investitori transnazionali, segnala teleSUR.
Broadcom, noto per i chip di comunicazione che alimentano la connettività Wi-Fi, Bluetooth e GPS negli smartphone, è anche un importante fornitore di Apple Inc, le cui azioni - del produttore di iPhone - sono in calo dell'1%.