I cittadini turchi preferiscono la Russia agli Stati Uniti come partner strategico

1379
I cittadini turchi preferiscono la Russia agli Stati Uniti come partner strategico

Negli ultimi tempi, in particolare in seguito al fallito golpe del 2016, la Turchia sembra essere maggiormente rivolta verso oriente pur non recidendo del tutto gli storici legami con il mondo occidentale. 

Un eventuale maggiore avvicinamento alla Russia a discapito degli Stati Uniti trova il favore del popolo turco come dimostra un recente sondaggio. 

Quasi il 79% dei cittadini turchi preferirebbe che il proprio paese coltivasse una partnership con la Russia piuttosto che con gli Stati Uniti. 

Il sondaggio condotto da Areda Survey tra l'1 e il 3 giugno con la partecipazione di 2.100 persone ha mostrato che il 78,9% dei partecipanti preferisce la Russia come principale partner della Turchia nella politica estera e nelle relazioni internazionali se l'opzione alternativa sono gli Stati Uniti, riferisce il quotidiano turco Daily Sabah. 

Il 35,5% dei partecipanti ha bollato gli Stati Uniti come "inaffidabili", il 18,3% degli intervistati ha invece definito gli Stati Uniti come un "partner strategico". D'altra parte, il 58,2% dei partecipanti ha descritto la Russia come un "partner strategico".

Gli intervistati sembrano equamente divisi in termini di relazioni ostili tra i due paesi, con l'11,4% dei partecipanti che ha affermato che le relazioni bilaterali tra Turchia e Russia sono "ostili" rispetto al 12,4% se si considerano gli Stati Uniti.

Nel sondaggio, i partecipanti hanno anche risposto "sì" con un tasso del 64,1% alla domanda: "Pensa che la Turchia dovrebbe cooperare con la Russia nella sua politica estera?”. 

La domanda "Pensa che la Turchia dovrebbe cooperare con gli Stati Uniti nella sua politica estera?”, ha incontrato il 73,2% di risposte negative. 

"Con quale Paese vorresti che la Turchia sviluppasse più relazioni?”, a questa domanda in cui si chiedeva di esprimere una preferenza tra Stati Uniti e Russia, il 78,9% ha scelto la Russia.

Nonostante si trovino su fronti opposti in molte questioni regionali tra cui la guerra civile siriana, il conflitto del Karabakh e la crisi libica, Turchia e Russia sono sempre riuscite a condurre iniziative diplomatiche congiunte e a trovare un terreno comune per una risoluzione.

Ankara e Washington non sono d'accordo su una serie di questioni che hanno ulteriormente messo a dura prova i legami bilaterali. Questi vanno dall'acquisto da parte della Turchia di sistemi di difesa aerea russi S-400 al sostegno degli Stati Uniti alla filiale siriana del PKK, l'YPG, nonché al rifiuto degli Stati Uniti di estradare Fetullah Gülen, leader del gruppo FETÖ, ritenuto terroristico in Turchia. 

Soprattutto il sostegno ai curdi dell’YPG nel nord della Siria, sotto la bandiera della lotta all’ISIS, ha costituito un punto molto critico nei rapporti tra Ankara e Washington. Tuttavia recentemente la Turchia ha ribadito che le relazioni sempre migliori con la Russia non costituiscono un’alternativa agli storici legami con USA e NATO.   

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti