Il FMI all'epoca dello zero-virgola

4518
Il FMI all'epoca dello zero-virgola


di Domenico Moro* 


Il FMI all'epoca dello zero-virgola. Dopo le discussioni paradossali sullo zero-virgola in più o in meno del deficit pubblico, ora assistiamo alle atrettanto paradossali discussioni sullo zero-virgola del Pil.

Il FMI si dice preoccupato per il calo della stima del Pil italiano dello 0,4: dall'1% allo 0,6%.



Come se cambiasse qualcosa. Un tempo ci si preoccupava quando la crescita andava sotto il 3%. Soprattutto non è l'Italia a essere un rischio per l'economia globale - come pretende il FMI -, ma è l'economia globale a essere un rischio per l'Italia. Infatti, un Paese che ha depresso la domanda e il mercato domestici - per aver implementato le politiche europee e essersi allineato al neomercantilismo tedesco - e si fonda sulle esportazioni non può che risentire della frenata mondiale. Nè può essere una locomotiva per le economie altrui tramite il suo import e i suoi consumi interni.

Piuttosto il FMI con le sue politiche restrittive ha causato e aggravato molte crisi nei paesi del terzo mondo, che erano stati così impudenti da accettare le sue ricette neoliberiste in cambio di prestiti. Un po' come è successo alla Grecia con la Commissione europea e la Bce. Il problema è la carenza di investimenti privati e soprattutto pubblici. Forse sarebbe meglio far sì che l'Italia recuperi quella autonomia di manovra necessaria a definire politiche economiche e industriali di cui abbisogna. E questo, come dimostra la storia politica anche recente, non è possibile dentro l'euro e i vincoli dei trattati.


*Post Facebook del 22 gennaio 2019

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La guerra degli zombie europei alla Russia di Giuseppe Masala La guerra degli zombie europei alla Russia

La guerra degli zombie europei alla Russia

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti