Il fondamentalismo anti-iraniano dei falchi USA

4790
Il fondamentalismo anti-iraniano dei falchi USA



Piccole Note
 

L’Iran non sta lavorando per produrre alcuna bomba nucleare. Così il  “Global Threat Assessment” annuale, un report della comunità dell’intelligence americana, che smentisce in maniera netta la motivazione alla base della revoca del trattato sul nucleare iraniano da parte dell’amministrazione Trump.


“Non crediamo che l’Iran stia attualmente intraprendendo attività giudicate necessarie per produrre un dispositivo nucleare”, ha ribadito il direttore dell’Intelligence degli Stati Uniti Dan Coats (New York Times).


Il regime-change iraniano


Nonostante questo, le durissime sanzioni Usa, allargate ai Paesi ai quali hanno imposto la loro posizione, martellano il Paese, ridotto allo stremo.


Il presidente iraniano Hassan Rohani ha dichiarato che si tratta della più dura situazione economica che attraversa il Paese da quarant’anni a questa parte.


D’altronde Mike Pomepo l’aveva detto: “Gli iraniani devono ascoltare gli Stati Uniti ‘se vogliono che il loro popolo mangi'” (così il titolo di un articolo di Neesweek).


Come accenna la nota della Reueters che riporta le parole di Rohani, ciò sta creando malcontento, dunque proteste.


Lo stesso Rohani, nell’ottobre scorso, aveva ripreso quanto affermato da alcuni esponenti di spicco della politica americana, ovvero che gli “Stati Uniti vogliono un regime change” in Iran.


Ciò, spiegava Rohani, attraverso le pressioni economiche e l’erosione di legittimitàdel potere costituito (ogni riferimento all’attuale crisi venezuelana è causale).


L’Iran e i creatori di crisi


Peraltro, il Consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton è esperto nel creare criticità come quella iraniana. Un articolo del New York Times del marzo scorso spiegava come ha lavorato sulla crisi nucleare coreana.


Così il quotidiano della Grande Mela su Bolton: “Nessuno ha lavorato di più per far saltare l’accordo del 1994 in base al quale il programma relativo al plutonio della Corea del Nord era stato congelato per quasi otto anni in cambio di petrolio combustibile pesante e altra assistenza. L’abbandono di quell’accordo ha favorito la crisi attuale, in cui si ritiene che la Corea del Nord abbia 20 o più armi nucleari”.


Ovviamente Bolton è il più fiero assertore di un attacco militare Pyongyang. Un approccio analogo sta avvenendo con l’Iran attraverso la denuncia del trattato sul nucleare.


Se Teheran riprenderà a lavorare sulla produzione di un’atomica – verso cui spinge la destra integralista battuta alle elezioni – verrà attaccato.


Banalità. Detto questo l’Iran non solo si sta ancora attenendo al trattato, ma ha anche affermato che la portata dei suoi missili balistici non andrà oltre i duemila chilometri.


Dichiarazione ribadita ieri dal generale Hassan Firouzabadi, un consigliere dell’ajatollah Ali Khamenei, dopo la rottura dei contatti con la Francia, che vorrebbe trattare anche su tale armamento.


Un Iran disarmato e ridotto alla fame, alla mercé dei suoi tanti nemici e della disperazione-destabilizzazione. Scenario da incubo per il popolo iraniano come per l’intero Medio oriente.


Eppure si spinge in tale direzione in maniera ossessiva. Ossessione degna del peggior fondamentalismo.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo di Giuseppe Masala Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo

Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo

CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO di Michelangelo Severgnini CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO

CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou   Una finestra aperta I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

A Bruxelles, il fascismo europeo attacca il Venezuela di Geraldina Colotti A Bruxelles, il fascismo europeo attacca il Venezuela

A Bruxelles, il fascismo europeo attacca il Venezuela

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi" di Marinella Mondaini Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Mattarella, l'Europa e le guerre non dichiarate di Giuseppe Giannini Mattarella, l'Europa e le guerre non dichiarate

Mattarella, l'Europa e le guerre non dichiarate

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La situazione italiana di Michele Blanco La situazione italiana

La situazione italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti