Il Nicaragua porta la Germania alla Corte dell’Aja per sostegno a Israele
Il governo del Nicaragua ha formalizzato la presentazione della sua memoria alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG) nel procedimento avviato contro la Germania, accusata di violare gli obblighi internazionali sostenendo politicamente, economicamente e militarmente Israele. Managua ritiene che tale appoggio contribuisca a una "campagna di distruzione" contro il popolo palestinese.
Secondo il documento presentato dall’équipe legale nicaraguense, la Germania avrebbe mancato al dovere di garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e del principio di autodeterminazione del popolo palestinese, oltre a facilitare, direttamente o indirettamente, crimini come l’apartheid, l’occupazione illegale e il genocidio.
La denuncia, depositata nell’aprile 2024, chiedeva alla CIG di imporre a Berlino la sospensione immediata della vendita di armi e del sostegno a Israele. Sebbene la Corte avesse allora respinto l’adozione di misure cautelari, il procedimento principale prosegue, con la presentazione della memoria come tappa fondamentale.
Nicaragua presenta memoria ante CIJ en caso contra Alemania Managua. Consejo de Comunicación y Ciudadanía https://t.co/q07esEbOBG
— Radio La Primerísima (@laprimerisima) July 21, 2025
Il governo nicaraguense ha affermato di aver rispettato tempi e modalità previste, presentando prove che dimostrerebbero un sostegno tedesco contrario ai principi del diritto internazionale, incluso il divieto di genocidio sancito dalla Convenzione del 1948. Managua accusa inoltre Berlino di aver sostenuto un regime di occupazione e segregazione razziale nei territori palestinesi, aggravando la crisi umanitaria a Gaza con il taglio dei fondi all’UNRWA.
Richiamando le opinioni consultive della CIG del 2004 e del 2024, il Nicaragua ha ribadito l’obbligo degli Stati di non collaborare con politiche illegali, come la colonizzazione e la repressione armata. Tra le richieste avanzate figurano la cessazione delle forniture militari a Israele, il riconoscimento della distinzione tra Israele e territori occupati, e misure di riparazione per le vittime palestinesi.
Il governo Ortega-Murillo ha esortato la comunità internazionale a rispettare gli obblighi giuridici ed etici, cessando ogni riconoscimento dell’occupazione e ogni forma di sostegno a violazioni del diritto internazionale. "Tutti i Paesi devono agire per fermare genocidio, apartheid e crimini di guerra", si legge nel testo.
La Germania ha respinto le accuse, difendendo la sicurezza di Israele come pilastro della sua politica estera e affermando di agire nel rispetto del diritto internazionale. La CIG esaminerà il caso nei prossimi mesi, con una sentenza che potrebbe segnare un precedente sulla responsabilità degli Stati terzi in contesti di occupazione prolungata