Il primo messaggio di Biden a Vucic è inconsueto, indecente e offensivo

Il primo messaggio di Biden a Vucic è inconsueto, indecente e offensivo

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

di Zivadin Jovanovic*,

Belgrado 8 febbraio 2021

 

Le congratulazioni di Biden al presidente serbo Aleksandar Vu?i? sono, per il mondo diplomatico, inconsuete, indecenti e offensive. 

Inconsuete perché i biglietti di auguri non vengono utilizzati per esprimere visioni politiche di natura delicata.

Indecenti perché gli stati sovrani e gli stati più grandi dei primi, non si insegnano l'uno all'altro quali sono i propri compiti. Se ciò accade, a conti fatti, allora è un'espressione di egemonia dell'uno sull'altro, e non di democrazia e collaborazione, tanto meno di amicizia. 

È offensivo che Biden faccia tutto questo pubblicamente, non rendendosi conto che sta colpendo le ferite inflitte al popolo serbo nel 1999, approfondendo la sfiducia, invece di rafforzare il rispetto reciproco.

Le lezioni che ha esposto in una lettera a Vu?i? datata 5 febbraio 2021, sebbene inammissibili, le ha potute trasmettere attraverso i canali diplomatici. Così come, ne ha fatto con arroganza una lettera aperta,  ferendo i sentimenti del popolo serbo e ne ha accresciuto la sfiducia verso gli Stati Uniti. 

Il fatto che Biden chieda alla Serbia di accettare il sequestro violento e illegale del Kosovo Metohija, e di riconoscere una parte del suo territorio come uno stato indipendente, equivale a incitare all'illegalità e al caos in Europa e nel mondo. 

L'atteggiamento, che il potere e le minacce siano al di sopra delle leggi fondamentali delle relazioni internazionali, è un gioco pericoloso, che la comunità mondiale nel nuovo formato delle relazioni globali attuali rifiuta risolutamente.  

I vecchi messaggi del nuovo presidente americano, avvolti nel ricordo di 140 anni di relazioni diplomatiche, l'alleanza dei due paesi in due guerre mondiali e il contributo della diaspora serba allo sviluppo e al progresso degli USA, sono un espediente che il popolo serbo sa riconoscere, comprende e rifiuta con indignazione. 

Colpisce la mancanza di percezione, che la storia delle relazioni tra i due paesi, non imponga a Biden di correggere gli errori dei suoi predecessori nei confronti del popolo amico serbo, in particolare quelli dal 1990 al 2000.

Mentre il presidente serbo Vu?i? si batte per il rispetto della Carta dell'ONU, del Documento finale dell'OSCE e i principi fondamentali, delle relazioni internazionali,  e, in conformità con tutto questo, per la protezione dei legittimi interessi della Serbia, nella sua difesa della propria sovranità e integrità territoriale del paese.

 

* Jovanovic diplomatico in pensione ed ex Ministro degli Esteri della Repubblica Federale Jugoslava, attuale presidente del Forum Belgrado per un Mondo di Eguali

 

Traduzione a cura di Enrico Vigna, portavoce del Forum Belgrado Italia/CIVG

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti