Il Reddito di cittadinanza e la distruzione del lavoro pubblico

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Il Reddito di cittadinanza e la distruzione del lavoro pubblico

 

Non mi andava di scriverlo - sai le polemiche contro di me? - ma va detto. Ieri parlo con un amico, che lavora in un ufficio pubblico. Mi informa che nella sua sede nel 2012 c'erano 180 persone, ora sono 60, con il lavoro raddoppiato. Lui si chiedeva: invece di dare i bonus e il reddito di cittadinanza perché non fanno lavorare tutti sti giovani da noi, all'Inps, nei comuni, nei ministeri, ormai al collasso?

Il fatto è che non si deve assumere nel pubblico, questa la regola da 20 anni, i giovani devono fare gli schiavi nel privato e per tutta risposta se ne vanno all'estero. Quest'anno mancano all'appello come stagionali centinaia di migliaia di persone. E’ dovuto al fatto che molti lavorano all'estero, ma in parte è dovuto anche al Rdc. Sto avendo dubbi su questa misura, spesso si abbina al lavoro nero e i fessi siamo noi a reddito fisso. Ho mandato un messaggio ad un amico economista, che così ha commentato: "Il punto è che non ha funzionato come reddito minimo (per far aumentare i salari), ma è servita solo ai furbi che lavorano al nero per altri furbi e raddoppiano senza pagare le tasse."

Il reddito di cittadinanza doveva passare unicamente per la rete comunale dei servizi sociali, per le situazioni estreme, ragazze madri, disoccupati senza alcun sostegno familiare e cose varie. Questo non si è fatto, lo si è dato a milioni di persone. Il nero è aumentato nel frattempo, gli ispettori sono sempre meno perché vanno in pensione. Negli ultimi mesi sono stati rinnovati tanti contratti, nessuno che abbia salvaguardato i percettori di reddito fisso dall'inflazione, non solo quella di quest'anno, ma degli ultimi 4 anni. Una miseria. Non parlo di me impiegato pubblico, che magari mi vedete come privilegiato, chissà perché, ma della gente che lavora nelle fonderie, nelle fabbriche metalmeccaniche, e in tanti altri settori industriali. Questa è gente che si sveglia alle 5:30 del mattino e lavora duramente. Come la mettiamo co sta gente? La realtà è che i percettori di reddito fisso, tartassati, in questi ultimi 30 anni hanno pagato un prezzo amaro e continuano a pagarlo. Non si parla mai di loro, sempre a compiacere altri, che magari fanno i furbi. Non ci sto più.

Il Reddito di Cittadinanza va dato solo a casi estremi, a cura dei servizi sociali comunali. La miseria è tanta, quella va combattuta. Non favorire la furbizia. Dopo di che credo che il Rdc sia stato come una sorte di sonnifero, per acquetare un po’ di gente, e continuare con il massacro di chi lavorava.  

Ora sta gente voterà Meloni e Salvini: gran capolavoro hanno fatto, il risentimento di chi lavora, specie al nord, va sempre più a destra. Credete che gli italiani non sappiano, nei loro territori, l'andazzo del Rdc? O ne facciamo una questione sentimentale? O di classe, a me definito "piccolo borghese"? Credete che solo i fottuti imprenditori non lo vogliono più? Io sono solito parlare nei bus, nei bar, allo sportello (e ci va gente che lavora). Vi assicuro che il risentimento è grande. Hanno torto? Hanno ragione? So solo che voteranno Meloni. E ci becchiamo anche questa, visto che non ci sono bastati 30 anni di idiozia.

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