"Inglesi coglioni". La frase shock di uno dei membri del controllo dell'odio in rete
di Francesco Santoianni
Iniziative contro l’”odio”? Di male in peggio. Tempo fa segnalavamo una davvero surreale iniziativa ospitata nelle università di Napoli e Milano, “contro la cultura dell’odio” tenuta, tra gli altri, da un tizio che inneggiava (cos’altro?) alla strage (12 morti e 42 feriti gravi) compiuta il 7 giugno 2016 da kamikaze dell’ISIS al Parlamento di Teheran.
Oggi registriamo la costituzione, da parte del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, di una “Task force contro l'odio online” che vede la presenza di tale Massimo Mantellini che in queste ore viene crocifisso su Twitter per i suoi post tra i quali non possiamo non segnalare l’odierno: “Oggi è il giorno di Brexit. Gli inglesi sono sempre stati dei coglioni e come è noto alla natura non si comanda. Ma erano i nostri coglioni. Che dispiacere perdervi, amici.” Oppure “Ma vacci tu, brutto stronzo.”… E davvero spassosa è la risposta che Mantellini da al giornalista che ha osato spulciare i suoi precedenti tweet: “fango e odio”; come se dare una occhiata per verificare chi il governo si prende come “esperto” sia un crimine.
Poi, ci sarebbero, oltre a Mantellini, gli altri esperti scelti dal Governo per la sua iniziativa contro l’odio: i sociologi Stefano Epifani e Giovanni Boccia Artieri; i giornalisti Luca De Biase, Sonia Montegiove, Martina Pennisi, Anna Masera e Ilaria Sotis; l’avvocato Carlo Blengino; l’Ingegnere Juan Carlos De Martin; i docenti universitari Giovanni Ziccardi, Giovanna Cosenza e Sara Bentivegna; i creativi Paolo Iabichino e Rosy Russo; il ricercatore Walter Quattrociocchi.
Non osiamo verificare quali eventuali infamie abbiano scritto sul web; forse può divertirsi a farlo chi ci sta leggendo.