Inquinamento elettromagnetico a Lampedusa. La denuncia del Comitato per la Salute Pubblica e Ambientale
di Francesco Fustaneo
Il Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale nasce circa tre anni fa come organizzazione spontanea a seguito del riscontrato aumento dei tumori e del progressivo abbassamento dell'età anagrafica degli ammalati sull'isola, al fine di monitorarne lo stato di inquinamento ambientale.
Nel corso degli anni si è fatto promotore di diverse campagne: dalle denunce in merito alle discariche abusive di amianto passando per quelle sul mancato funzionamento del depuratore, fino alle iniziative portate avanti sul tema della gestione della nettezza urbana.
In data odierna lo stesso Comitato, tramite una nota diffusa online ha annunciato di avere inviato comunicazioni alle varie autorità e alla Procura della Repubblica di Agrigento riferendo di come nel mese di marzo del 2021 siano stati effettuati dei rilevamenti elettromagnetici con gli strumenti “Acoustimeter” e “TM-195” riscontrando livelli pari e superiori ai 6 V/m limite consentito dalla legge.
Nella nota che riportiamo integralmente a seguire si legge che
“Nei mesi di aprile-maggio 2015 erano stati effettuati dall’Arpa dei rilevamenti di alcuni dei campi elettromagnetici presenti a Lampedusa, in tale occasione fu evidenziato che:
Per quanto attiene al sito Telecom di via Tommasi sono stati effettuati rilievi nei terrazzi circostanti nei quali i valori di campo elettrico sono risultati inferiori a 3 V/m. Solo nel terrazzo al secondo piano dell'abitazione sita in via L. Ariosto 21/23 si sono rilevati valori massimi di campo elettrico medio su sei minuti di 6.9 V/m. Pur tenendo conto che tale valore andrebbe normalizzato alla media sulle 24 ore, a scopo cautelativo è stata imposta alla Telecom ed alla Vodafone una riduzione del 50% della potenza per il settore a 0°N. Gli accertamenti saranno ripetuti con cadenza annuale.
In data 22 novembre 2019, il Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale ha presentato istanza di accesso agli atti, chiedendo copia degli accertamenti annuali eseguiti dal 2016 al 2019, come sopra indicato da Arpa, anche al fine di verificare la riduzione della potenza del 50% delle antenne Telecom e Vodafone, peraltro collocate in zone ad alta densità abitativa e in prossimità dell'asilo comunale, con Prot. 67593 del 12 dicembre 2019, ARPA ha trasmesso al Comitato copia dei rilievi effettuati a Lampedusa dal 2016 al 2019, precisando di non aver effettuato alcun rilievo presso l’abitazione di Via L. Ariosto 21-23.
Il Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale ha deciso di procedere a dei primi rilevamenti con gli strumenti “Acoustimeter” e lo strumento “TM-195” con risultati allarmanti, infatti sia nella zona del paese, nelle vicinanze dell'antenna per le telecomunicazioni, anche all'interno di alcune abitazioni, sia in zona di Ponente, si riscontrano livelli che superano i 6 V/m.
Il Comitato conclude la propria comunicazione con una serie di richieste:
di accertare eventuali responsabilità di tale stato di cose; di imporre la riduzione della potenza di emissione del 50% alle antenne Telecom e Vodafone presenti nel centro abitato di Lampedusa; di avviare una campagna di rilevamenti, con una azienda privata, a tappetto su tutta l'isola con una relazione finale che abbia valenza scientifica; di verificare se tutte le installazioni di radar e antenne presenti sull'isola abbiano i dovuti requisiti dal punto di vista urbanistico, ambientale e relativi alle restrizioni delle zone in cui stazionano (ad esempio pre-riserva e SIC-ZPS); di avviare uno studio e una statistica sui malati e morti di tumore sull'isola di Lampedusa.
Al Comune di Lampedusa e Linosa: di effettuare un censimento di tutte le fonti che emettono onde elettromagnetiche con le relative caratteristiche per ogni fonte; di dotarsi di un regolamento comunale che disciplini l'installazione delle fonti di emissioni elettromagnetiche; di farsi carico dei costi per la campagna di rilevamenti dei campi elettromagnetici a Lampedusa.”
“Faremo di tutto affinché le nostre richieste vengano ascoltate dalle istituzioni e messe in atto. - ci riferisce Giacomo Sferlazzo, attivista lampedusano e membro del Comitato - Auspichiamo che tutta la popolazione si attivi per la salvaguardia della salute e dell'ambiente che sono le cose più preziose che abbiamo”.