Intera famiglia palestinese uccisa dai bombardamenti israeliani a Gaza
Le notizie che il mainstream cercherà di occultare: un’intera palestinese che viveva nel nord di Gaza è stata vittima della campagna di bombardamenti indiscriminati di Israele contro la striscia.
La famiglia Tanani, composta da un padre, una madre incinta e quattro figli, era nella loro casa vicino alla città di Beit Hanoun giovedì in tarda serata, quando gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato la zona senza alcun preavviso. L'intera zona residenziale è stata distrutta, compresa la casa della famiglia.
Ra'fat Tanani, 38 anni, sua moglie incinta Rawiye 35enne, e i loro figli Ismail, 6, Ameer, 5, Adham, 4 e Mohammad, 3, sono stati tutti uccisi.
Il fratello di Ra'fat Tanani, Hatem, ha rivelato all’agenzia di stampa Anadolu che stava parlando col fratello nel momento in cui la sua casa è stata colpita dall'attacco aereo.
• Ra'fat Tanani, 38 years old
— Banu EL (@banuel) May 14, 2021
• Pregnant mother Rawiye, 35 years old
• Ismail, 6 years old
• Ameer, 5 years old
• Adham, 4 years old
• Mohammad, 3 years old
Israeli bombing kills entire family in northern Gaza pic.twitter.com/R5JN1KjPxu
Quattro volte hanno colpito l'edificio alle 23:00, poco prima che la famiglia andasse a dormire, ha detto un altro fratello di Rafat, Fadi. Anche il proprietario dell'edificio e sua moglie sono stati uccisi.
"È stato un massacro", ha detto Sadallah Tanani, un altro parente. "I miei sentimenti sono indescrivibili".
Un’altra testimonianza della barbarie israeliana la fornisce Houda Ouda. "Non abbiamo nemmeno osato guardare dalla finestra per vedere cosa veniva colpito", ha detto all'Associated Press (AP). Quando è arrivata la luce del giorno, ha visto la striscia di distruzione all'esterno - strade con enormi crateri, edifici distrutti, le loro facciate strappate, un ulivo bruciava nudo, la polvere di cemento ricopriva tutto.
La situazione degli abitanti di Gaza è resa ancor più drammatica dal fatto che ci troviamo nel pieno di una pandemia, come racconta Mohammed Ghabayen. Rifugiato in una scuola con la sua famiglia, ha detto che i suoi figli non avevano mangiato nulla dal giorno prima e non avevano materassi su cui dormire. "E questo è all'ombra della crisi del coronavirus", ha detto. "Non sappiamo se prendere precauzioni per il coronavirus o i razzi, o cosa fare esattamente”, ha affermato come riporta il quotidiano Daily Sabah.
Israele è stato oggetto di pesanti critiche internazionali per le vittime civili. Mentre l’occidente finge di non vedere o tende con la sua narrazione a voler rendere l’idea di uno scontro quasi paritario. In Italia, invece, la grande ammucchiata liberale da Letta a Salvini è tutta unita nella difesa a spada tratta dei crimini sionisti.