Israele sollecita l'annessione della Cisgiordania. "Giusta risposta" al riconoscimento francese della Palestina
Israele ha intensificato le richieste di annessione illegale della Cisgiordania occupata, in seguito alla promessa del presidente francese Emmanuel Macron di riconoscere lo Stato palestinese in una prossima sessione delle Nazioni Unite.
"La decisione del presidente francese Macron di riconoscere lo Stato palestinese fittizio è una macchia nera nella storia della Francia e un aiuto diretto al terrorismo", ha affermato il 24 luglio il vice primo ministro e ministro della Giustizia israeliano, Yariv Levin.
"È giunto il momento di stabilire la sovranità sulla Cisgiordania come risposta storica e giusta alla decisione francese [di riconoscere la Palestina]", ha aggiunto.
Non solo Levin ha aggiunto: "La Terra d'Israele appartiene al popolo d'Israele, e nemmeno la dichiarazione del Presidente Macron può cambiarlo. È ora di applicare la sovranità israeliana alla Giudea, alla Samaria e alla Valle del Giordano. Questa è una risposta di giustizia storica alla vergognosa decisione del Presidente francese".
Giovedì Macron ha annunciato che riconoscerà uno Stato palestinese alla prossima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York a settembre.
"Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Farò questo annuncio solenne all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre. La priorità urgente oggi è porre fine alla guerra a Gaza e salvare la popolazione civile. La pace è possibile", ha scritto Macron su X.
Inoltre, ha chiesto un "cessate il fuoco immediato, il rilascio di tutti gli ostaggi e massicci aiuti umanitari alla popolazione di Gaza", aggiungendo che la Striscia deve essere "smilitarizzata, messa in sicurezza e ricostruita".
Washington ha condannato l'annuncio, e il Segretario di Stato americano Marco Rubio l'ha definito una "decisione sconsiderata" che "serve solo alla propaganda di Hamas e ostacola la pace".
Mercoledì, la Knesset israeliana ha approvato una mozione a favore dell'"applicazione della sovranità israeliana alla Giudea, alla Samaria e alla Valle del Giordano". La mozione è stata descritta come in gran parte simbolica, senza implicazioni legali dirette.
Tuttavia, potrebbe far avanzare ulteriormente la questione dell'annessione nell'agenda della Knesset.
La Francia aveva pianificato il riconoscimento della Palestina in vista di una riunione delle Nazioni Unite a giugno, ma alla fine ha dovuto fare marcia indietro.
I funzionari israeliani hanno più volte avvertito che una mossa del genere si sarebbe scontrata con un'accelerazione dei piani di annessione illegale della Cisgiordania occupata, piani in atto da quando la coalizione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è salita al potere alla fine del 2022.
Il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich ha avvertito il 6 giugno che Tel Aviv ha preparato un "piano di escalation" nella Cisgiordania occupata se i paesi europei andranno avanti con lo sforzo per riconoscere uno Stato palestinese.
Ha aggiunto che il piano israeliano "include l'imposizione della sovranità sull'Area C in Cisgiordania, lo sfollamento dei residenti di Khan al-Ahmar e lo smantellamento del sistema bancario".
Israele ha rapidamente ampliato gli insediamenti nella Cisgiordania occupata, in concomitanza con un'ondata di violenza dei coloni contro i palestinesi, con sfollamenti forzati e accaparramenti illegali di terre.
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