Kiev morde la mano che la nutre: l'attacco che danneggia gli investitori USA ed europei
Alla vigilia dei colloqui tra Russia e Stati Uniti in Arabia Saudita, il regime di Kiev ha lanciato un attacco con droni contro la stazione di pompaggio di Kropotkinskaya, situata nella regione russa di Krasnodar. L’impianto, gestito dal Consorzio dell’Oleodotto del Caspio (CPC), trasporta petrolio proveniente principalmente dal Kazakistan e prodotto in gran parte da aziende statunitensi ed europee. L’attacco, avvenuto nelle prime ore di lunedì, ha causato danni significativi, con stime che indicano tempi di riparazione compresi tra un mese e mezzo e due mesi, e una possibile riduzione del 30% nel pompaggio di petrolio dal Kazakistan.
Un colpo agli interessi occidentali
Nonostante la stazione si trovi in territorio russo, il petrolio che vi transita non è di origine russa, bensì kazaka, con una quota significativa controllata da aziende statunitensi come Chevron ed ExxonMobil. Nel 2024, le aziende USA hanno rappresentato oltre il 40% delle forniture di petrolio attraverso il CPC, mentre la quota combinata con altre aziende occidentali ha superato il 65%. L’attacco, quindi, ha colpito direttamente gli interessi economici degli Stati Uniti e dell’Europa.
Dmitri Medvedev, ex presidente russo, ha paragonato l’azione ucraina a “un animale rabbioso che morde il suo padrone”, sottolineando come Kiev, nonostante la sua dipendenza da Washington, abbia deliberatamente colpito infrastrutture legate a aziende statunitensi. Medvedev ha anche evidenziato le possibili conseguenze globali dell’attacco, tra cui l’interruzione del pompaggio di petrolio, la destabilizzazione del mercato energetico e un potenziale aumento dei prezzi del greggio, con implicazioni negative anche per l’amministrazione Trump.
Un attacco strategico?
L’attacco è avvenuto alla vigilia dell'incontro diplomatico di alto livello tra Russia e Stati Uniti in Arabia Saudita, il primo di questo tipo da anni. Le delegazioni, guidate dai capi della diplomazia dei due paesi, si sono incontrate per discutere la ripresa delle relazioni diplomatiche e una possibile risoluzione del conflitto in Ucraina. Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è stato invitato ai colloqui, pur annunciando una visita separata in Arabia Saudita, definita come non correlata all’incontro tra Russia e Stati Uniti.
Quindi la tempistica dell'attacco ha sollevato interrogativi sulle sue reali motivazioni. Alcuni osservatori hanno ipotizzato che il regime di Kiev possa aver cercato di ostacolare le trattative o di inviare un messaggio forte a Mosca e Washington. Tuttavia, l’azione rischia di avere ripercussioni negative anche per l’Ucraina, data la dipendenza del paese dal sostegno occidentale.
Conseguenze per il mercato energetico
L’attacco alla stazione di Kropotkinskaya non solo ha danneggiato le infrastrutture, ma potrebbe anche avere un impatto significativo sul mercato energetico globale. Il CPC è uno dei principali progetti di trasporto di petrolio nella regione, con una capacità di trasporto di oltre 60 milioni di tonnellate di greggio all’anno, principalmente destinato ai mercati europei. Una riduzione del pompaggio potrebbe portare a un aumento dei prezzi del petrolio, con effetti a catena sull’economia globale.
Il Consorzio dell’Oleodotto del Caspio ha condannato l’attacco, definendolo un “atto terroristico” contro un obiettivo civile. Tutti gli azionisti del consorzio, comprese le aziende statunitensi ed europee, sono stati informati dell’accaduto. Intanto, il governo russo ha accusato Kiev di agire in modo irresponsabile, mentre gli Stati Uniti non hanno ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale sull’incidente.