La Cina chiede nuovamente agli Stati Uniti di revocare le sanzioni unilaterali contro la Siria
La Cina ha rinnovato la sua richiesta agli Stati Uniti di revocare immediatamente le misure coercitive unilaterali imposte alla Siria, invitando allo stesso tempo la comunità internazionale ad aumentare gli aiuti umanitari basati sul rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale della Siria.
Geng Shuang, vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, citato dall'agenzia di stampa Xinhua, ha ricordato che "anni di sanzioni unilaterali hanno causato grandi difficoltà al popolo siriano, e devono essere revocate immediatamente", sottolineando che queste misure coercitive unilaterali danneggiano l'economia siriana e distruggono i mezzi di sussistenza dei siriani e minano la capacità della Siria di rispondere all'emergente malattia del coronavirus.
Geng ha aggiunto che "se gli Stati Uniti sono veramente interessati alla situazione umanitaria in Siria, possono fare molte cose invece di incolpare gli altri, e questo include la revoca delle sanzioni unilaterali", lanciando un appello: "Esorto fortemente gli Stati Uniti a smettere di politicizzare il questione umanitaria siriana e allineare le sue parole con le azioni ".
Shuang ha chiarito al Consiglio di Sicurezza che il Segretario generale delle Nazioni Unite, il suo Inviato speciale per la Siria e il Sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari hanno fatto ripetuti appelli per l'annullamento delle sanzioni, ribadendo: "La Cina esorta vivamente gli Stati Uniti a rispondere efficacemente a questi appelli urgenti e di revocare senza indugio le sanzioni unilaterali ".
Shuang ha sottolineato la necessità che la comunità internazionale sostenga il governo siriano per riattivare l'economia, invitando tutte le parti interessate, in particolare le agenzie delle Nazioni Unite, ad aumentare gli aiuti e il coordinamento nelle operazioni umanitarie in Siria.