La Cina contro la NATO: "Minaccia la pace e la stabilità internazionale"
La Nato, riunita a Madrid, ha approvato il nuovo Strategic concept. Ossia il suo concetto strategico, un documento dove vengono tracciate le linee-guida che indirizzeranno l’azione del blocco atlantico nel prossimo decennio. La Russia viene indicata come «principale minaccia alla sicurezza euro-atlantica», mentre la Cina indicata tra le sfide da affrontare, ma possiamo immaginare che la postura occidentale nei confronti di Pechino diverrà sempre più aggressiva man mano che emergerà con forza il nuovo ordine multipolare a trazione euroasiatica.
La Cina ha quindi espresso una ferma opposizione al cosiddetto Concetto strategico della NATO intriso di mentalità da Guerra Fredda e pregiudizi ideologici, che attacca maliziosamente e diffama Pechino, ha affermato il portavoce della Missione cinese presso l'UE in risposta ai commenti della NATO sulla Cina nel suo nuovo Concetto strategico. Il dirigente cinese ha poi assicurato risposte ferme e forti agli atti che minano gli interessi della Cina.
Il portavoce della Missione cinese presso l'UE ha affermato che, in quanto residuo della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, la NATO non ha ancora abbandonato il suo pensiero e la sua pratica di creare "nemici" e impegnarsi in uno scontro di blocco 30 anni dopo la fine del la guerra fredda.
Secondo il portavoce, il Concetto strategico afferma che altri paesi pongono sfide, ma è la NATO che sta creando problemi in tutto il mondo. La NATO afferma di essere un'organizzazione difensiva che sostiene l'ordine internazionale basato sulle regole, ma ha aggirato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ha condotto guerre contro stati sovrani, creando enormi vittime e lasciando decine di milioni di sfollati. La NATO afferma che la sua zona di difesa non andrà oltre il Nord Atlantico, ma negli ultimi anni ha mostrato i muscoli nella regione Asia-Pacifico e ha cercato di fomentare il confronto di blocco in questa regione, come ha fatto in Europa.
La Cina persegue una politica estera di pace indipendente ed è una forza per la pace nel mondo, un contributore allo sviluppo globale e un difensore dell'ordine internazionale. La Cina non ha mai iniziato una guerra o invaso un centimetro della terra di altri paesi. La Cina non interferisce negli affari interni degli altri e nell'ideologia dell'esportazione, tanto meno si impegna nella giurisdizione a braccio lungo, nelle sanzioni unilaterali o nella coercizione economica, ha osservato il portavoce.
La Cina sostiene sempre il sistema internazionale con l'ONU al centro, l'ordine internazionale sostenuto dal diritto internazionale e le norme di base delle relazioni internazionali basate sugli scopi e sui principi della Carta delle Nazioni Unite, ha inoltre evidenziato il diplomatico di Pechino.
Esortiamo la NATO a smettere di provocare il confronto tracciando linee ideologiche, ad abbandonare la mentalità della Guerra Fredda e l'approccio del gioco a somma zero e a smettere di diffondere disinformazione e dichiarazioni provocatorie contro la Cina, ha affermato il portavoce, aggiungendo che poiché la NATO considera la Cina una «sfida sistemica», «dobbiamo prestare molta attenzione e rispondere in modo coordinato».
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian a nome del governo cinese ha dichiarato che la nuova strategia della NATO «diffama la politica estera della Cina».
La nuova strategia del blocco «ignora i fatti, confonde il bianco e il nero e diffama la politica estera della Cina», ha dichiarato durante una conferenza stampa, citato dall'agenzia di stampa AFP.
"Vorremmo avvertire la NATO che l'esagerazione della cosiddetta 'minaccia cinese' è del tutto inutile", ha detto il portavoce.
Zhao Lijian ha affermato che la coalizione militare è "una minaccia sistematica alla pace e alla stabilità mondiale". Le sue "mani sono macchiate del sangue dei popoli del mondo", ha detto.
La strategia è stata approvata nella giornata di mercoledì dagli Stati membri della NATO. Il blocco militare ha dichiarato che le politiche e le ambizioni della Cina «sfidano i nostri interessi, la nostra sicurezza e i nostri valori». «Le operazioni ibride e informatiche dannose della Repubblica Popolare Cinese e la sua retorica conflittuale e di disinformazione prendono di mira gli alleati e danneggiano la sicurezza dell'Alleanza», si legge nel documento.
Il gigante asiatico «cerca di controllare i settori tecnologici e industriali chiave, le infrastrutture critiche e i materiali strategici, nonché le catene di approvvigionamento».
La NATO ha anche affrontato il tema della cooperazione tra Pechino e Mosca, affermando che «è contraria ai nostri valori e interessi». Tuttavia, l'Alleanza è aperta a un impegno «costruttivo» con Pechino.
Al contrario dei paesi occidentali che alimentano le tensioni e alimentano i confronti, la Cina a promosso la costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l'umanità, ha promosso una cooperazione di alta qualità nell'ambito della Belt and Road Initiative, ha proposto la Global Development Initiative e la Global Security Initiative. Lo sviluppo della Cina, secondo la visione dei dirigenti di Pechino e di tanti paesi emergenti, rappresenta un'opportunità per il mondo intero, e non una sfida come invece pretende la Nato.