La Colombia è in fiamme ma Almagro (OSA) attacca il Venezuela

La Colombia è in fiamme ma Almagro (OSA) attacca il Venezuela

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Nel bel mezzo di una nuova ondata di proteste represse nella più brutale repressione in Colombia,  il Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro, ha deciso ancora una volta di puntare sul Venezuela e di pronunciarsi contro la nomina del nuovi rettori del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE).

Attraverso una dichiarazione pubblicata sul suo account Twitter, il diplomatico ha affermato che queste nomine "sono contrarie allo stato di diritto democratico e all'indipendenza dei poteri politici dello Stato".

Almagro ha segnalato che la nomina ritenuta illegittima vizia qualsiasi decisione presa dai nuovi rettori. Il diplomatico ha inoltre messo in discussione la comunità internazionale che ha sostenuto i negoziati tra il governo bolivariano e l'opposizione venezuelana per raggiungere questo tipo di accordo.

Le dichiarazioni di Almagro rivelano il suo tentativo di focalizzare l'attenzione sul Venezuela e, quindi, mettere a tacere l'attuale crisi in Colombia, dove ci sono massicce manifestazioni contro le politiche neoliberiste del presidente Iván Duque.

La repressione in Colombia è davvero pesante. Ad oggi si contano oltre 20 morti e 87 dispersi, mentre supera il centinaio il numero di manifestanti feriti. 

Per quanto riguarda la Colombia, il Segretario Generale dell'OSA si è limitato a replicare un documento diffuso dalla Missione a sostegno del processo di pace in Colombia del blocco regionale, che rifiuta la violenza e il vandalismo.

La posizione dell’oppositore Capriles

Evidentemente in disaccordo con Almagro è l’oppositore venezuelano Henrique Capriles, già candidato alla presidenza contro Chavez e Maduro, ed ex governatore stato di Miranda. Secondo Capriles la nomina dei nuovi rettori del CNE è un primo passo per "salvare il valore del voto".

In un comunicato pubblicato sul suo account Twitter, ha sottolineato che "l'elezione dei nuovi rettori Enrique Márquez e Roberto Picón è un primo passo indispensabile per aprire strade nella ricostruzione costituzionale e democratica del Paese".

Ha anche affermato che "questi due nuovi rettori hanno dimostrato impegno per la democrazia".

I nuovi rettori del CNE sono stati eletti dopo un ampio dialogo nazionale, che ha visto la partecipazione di partiti politici, organizzazioni sociali e accademici.

Il Comitato Nomine AN ha nominato Alexis Corredor (supplenti: Carlos quintero e Francisco Garcés), Tania D'Amelio (supplenti: Lionel Parica e Simón Chacón), Enrique Márquez (supplenti: Griselda Colina e Francisco García) come rettori principali, Pedro Calzadilla (supplenti: Gusto Vizcaíno e Saul Bernal) e Roberto Picón (supplenti: Conrado Pérez e León Arismedi).

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti