La crisi energetica in Libano avvicina Damasco, Amman, Beirut ed Il Cairo?
Sembrerebbe che le sanzioni alla Siria e la persistente crisi economica in Libano con la scarsità di carburante ed energia elettrica possano essere un'opportunità per ristabilire relazioni politiche ed economiche più forti con Giordania ed Egitto, dopo gli anni bui della guerra per procura attivata contro Damasco, dove Amman ha recitato la parte del servo sciocco delle monarchie del Golfo e degli Usa. L'Egitto, invece, molto attivo contro Bashar al assad con Morsi e i fratelli Musulmani al governo, più neutrali con l'arrivo di Al Sisi.
Finora l'Iran ha inviato petroliere in Libano grazie all'intercessione di Hezbollah.
Incontri ai massimi livelli Siria e Libano
Ieri, ad esempio, a Damasco si è tenuta una sessione di colloqui siro-libanese, guidata dal ministro degli esteri siriano, Faisal al-Mekdad, e da parte libanese, dal vice primo ministro e ministro ad interim della difesa e degli affari esteri nel governo ad interim, Zina Aker.
Dopo i colloqui, il segretario generale dell'Alto Consiglio libanese-siriano, Nasri Khoury, ha confermato in un comunicato ai giornalisti che la Siria ha accolto la richiesta libanese di consentire il passaggio del gas egiziano e dell'elettricità giordana attraverso il territorio siriano, e ha confermato la volontà della Siria di rispettare questo.
“Abbiamo esaminato le difficili condizioni che stanno attraversando i due Paesi, soprattutto nel campo dell'elettricità e del gas, e il Libano ha chiesto alla Siria di consentire il passaggio del gas egiziano e dell'elettricità giordana al Libano attraverso il territorio siriano e la Siria ha accolto con soddisfazione il richiesta”, ha chiarito Khoury.
Via libera da Amman
Non è passato neanche un giorno dalla disponibilità data da Damasco, che è arrivato il via libera di Amman. L'agenzia statale giordana Petra in un lancio ha confermato un incontro dei ministri del petrolio e dell'energia di Siria, Egitto, Libano e Giordania.
Il summit, si precisa, che si terrà su invito del ministro giordano dell'energia e delle risorse minerarie, Hala Zawati, per discutere i modi per migliorare la cooperazione e la fornitura di gas egiziano al Libano attraverso la Giordania e la Siria.
Assad e l'incontro con Partiti e religiosi libanesi
Il presidente Bashar al-Assad ha ricevuto oggi una delegazione libanese guidata da Talal Arslan, presidente del Partito democratico libanese, composta da religiosi, leader della comunità musulmana unitaria, personalità politiche e dei partiti e attori economici e sociali libanesi.
Assad ha affermato durante l'incontro che i membri della delegazione e i leader di cui fa parte rappresentano il vero volto del Libano e rappresentano la maggioranza libanese che crede nella necessità e nell'importanza del rapporto con la Siria e che sono rimasti dalla sua parte durante gli anni della guerra.
Il presidente siriano ha sottolineato che le relazioni tra i due Paesi non dovrebbero risentire dei cambiamenti e delle circostanze, ma si dovrebbe lavorare per rafforzarle.
Da parte sua, Talal Arslan ha ricordato che la Siria ha insegnato al mondo intero una lezione di insubordinazione alla supremazia mondiale e ha sottolineato che la sofferenza di libanesi e siriani è il prodotto del neocolonialismo che cerca di privare i diritti e la dignità delle nazioni.
Il chierico Nasr Eddin al-Gharib, Cheij della comunità musulmana unitaria in Libano, ha spiegato che la delegazione è venuta in Siria per congratularsi con essa per i suoi trionfi sul terrorismo nonostante il grande sostegno che riceve.
Ha osservato che la Siria non si è mai sottomessa al terrorismo o alle occupazioni e che nessuno è stato in grado di spezzare la forte volontà del popolo siriano affermando che la comunità musulmana unitaria rimarrà fedele alla Siria.
Wiam Wahab, presidente del partito Arab Tawhid, ha sottolineato l'importanza della leadership siriana nell'area, e ha ritenuto che gli arabi non potranno trovare un posto tra le potenze regionali se non tornano in Siria.
Gli incontri ad alto livello tra Siria e Libano, il prossimo summit ad Amman diranno in concreto se almeno dal punto di vista economico si è creata una possibilità di cooperazione.
Per ora, gli Usa, Israele e Arabia Saudita stanno a guardare