La guerra in Afghanistan e il Corriere della sera. "Non dite che è stata inutile"
Ma cosa volete che pubblichino i nostrani media ora che esce fuori che il nostro governo, appena due mesi fa, chiedeva alla Nato di proseguire la guerra in Afghanistan?
Verosimilmente, si preoccupano che qualcuno si domandi perché mai il nostro Paese si sia infognato, per venti anni, in una guerra costatataci (oltre a dieci miliardi di euro) 57 militari italiani morti e che ci ha fatto uccidere decine di migliaia di afgani. E, magari, domandarsi pure, perché, da quest’anno, soldati italiani sono impegnati anche nel Mali.
Illuminante a tal riguardo il Corriere della Sera che pubblica un articolo-intervista intitolato “La moglie di un veterano dell’Afghanistan: «Non dite che questa guerra è stata inutile»” nel quale tale Rebecca Yarros scongiura tutti a non porre questa domanda sui social. E perché? Perché questa, secondo la Yarros, potrebbe aumentare il già alto numero di suicidi tra i veterani USA (che ammonterebbe già a 30.177 dal 2001, anno di inizio della guerra USA al “terrore”).
E in Italia? Nonostante numerose interrogazioni parlamentari, non si sa quanti tra i 7.500 militari italiani ogni anno impegnati in “missioni di pace” all’estero si siano tolti la vita; certamente non pochi, considerando che, già nel 2019, il ministero della Difesa aveva attivato, presso l’ospedale militare Celio, un corso per formatori sulla prevenzione dei suicidi nelle forze armate. Non ci sembra, comunque una buona ragione per smettere di porre, pubblicamente, una domanda: per quale motivo, da decenni, l’Italia continua a partecipare alle guerre?