Il Niger e il neocolonialismo europeo in Africa - Il tramonto dell’Occidente
La virologa Ilaria Capua attacca la comunicazione fatta in Italia "sulle morti per Coronavirus"
Ma chi se la ricorda più la forsennata campagna mediatica, di appena qualche anno, per imporre l’obbligo vaccinale? Campagna terroristica impregnata, oltre che da dichiarazioni palesemente false, come quella del Ministro Lorenzin, da “notizie” come quella del bambino (già affetto da una grave forma di leucemia) “morto per il morbillo, contratto dai fratellini non vaccinati”.
Furono, allora non pochi coloro che protestarono contro questo travisamento della realtà. Oggi, invece, si direbbe che quasi tutti (anche nella “sinistra antagonista”) abbocchino alla strategia mediatica che, terrorizzando con il famigerato Coronavirus, sta imponendo una irreggimentazione e quindi una supina accettazione a misure economiche impensabile fino a ieri. Il tutto scandito da dichiarazioni di innumerevoli “esperti” ormai di casa in TV per il panico (e quindi l’audience) che sanno suscitare.
Tra le pochissime eccezioni l’epidemiologo Leopoldo Salmaso per il quale le morti da Coronavirus sarebbero dieci volte di meno dei morti con Coronavirus (che ci vengono, ogni giorno, sbandierati in TV) e la virologa Ilaria Capua unica, in questi giorni, in TV a evidenziare come nessuno si prenda la briga di comunicare che, verosimilmente, molte delle “vittime del Coronavirus” sono morte per ben altre patologie.
Francesco Santoianni