L'ambasciatore russo in Israele elogia il ruolo dell'Iran in Siria
L'ambasciatore della Russia in Israele, Anatoly Viktorov, ha di nuovo respinto la richiesta israeliana di porre fine alla "presenza iraniana" in Siria.
"Teheran non ha intenzione di attaccare Israele", ha dichiarato Viktorov in un'intervista al quotidiano israeliano 'The Times of Israel', pubblicata ieri, nella quale ha descritto come "irrealistica" e "non necessaria" la richiesta israeliana di non avere truppe iraniane in qualsiasi punto della Siria.
Il diplomatico russo ha sottolineato, inoltre, che nessun soldato israeliano è stato ucciso dagli iraniani, mentre decine di consiglieri persiani sono stati vittime di attacchi aerei da parte del regime di Tel Aviv in territorio siriano.
In precedenti dichiarazioni, Viktorov aveva elogiato come "molto, molto importante" il ruolo svolto dagli iraniani negli sforzi comuni e congiunti di Mosca e Teheran per eliminare i terroristi dalla Siria, e ha ribadito che la Russia non avrebbe mai potuto forzare la Repubblica islamica lasciare Damasco.
L'Iran ha fornito sostegno militare alla Siria su richiesta del governo del paese arabo, che ha permesso all'Esercito siriano di accelerare la sua avanzata di fronte ai gruppi terroristici su diversi fronti di battaglia.
In un altro punto dell'intervista, l'ambasciatore russo fa riferimento alla decisione del Cremlino di fornire alla Siria il sistema di difesa antimissile S-300, assicurando che l'invio delle batterie missilistiche contribuirà a stabilizzare la situazione della regione e a proteggere i militari. russi.
"L'abbiamo fatto perché dobbiamo difendere la vita dei nostri militari in Siria", ha spiegato Viktorov, evidenziando che la Russia è "estremamente delusa" dall'abbattimento dell'aereo militare russo Ilyushin Il-20 nei pressi della costa siriana di Latakia, di cui Mosca accusa i quattro piloti F-16 del regime israeliano che stavano attaccando obiettivi nella zona.