L’Aquila tedesca si prepara ad azzannare l’Orso russo: storia di una catastrofe annunciata
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico
La Germania va alla guerra: le Sturmtruppen ci riprovano con la Russia. Errare humanum est, perseverare autem cruccorum, verrebbe da commentare.
Da fine agosto sino a fine settembre, la Bundesweher conduce l’esercitazione NATO “Quadriga 2025”, che coinvolge un imponente schieramento di forze: circa 8.000 militari tedeschi provenienti dalla Marina, dall'Esercito, dall'Aeronautica, dal Servizio per la Sicurezza Informatica e il Dominio dell'Informazione e dal Comando di Supporto Congiunto, assieme a truppe di altri 13 Paesi.
I giochi di guerra si svolgeranno in Germania, Finlandia, Lituania e nel Mar Baltico. L’obiettivo ufficiale è quello di rafforzare la deterrenza e aumentare la prontezza operativa delle truppe, con un focus particolare sulla logistica. L'addestramento prevede infatti il dispiegamento via mare, terra o aria di forze e equipaggiamenti in Lituania, per fornire supporto multinazionale diretto nella difesa del fianco orientale della NATO.
L'attenzione sarà rivolta:
- ai trasporti sia su strada, ferrovia o mare
- alla fornitura di carburante e acqua potabile in Lituania
- alla protezione delle infrastrutture critiche per la difesa nei settori terrestre, aereo, marittimo e cyberspazio,
- alla fornitura di assistenza medica in mare, inclusa l'evacuazione medica e la cooperazione con gli operatori sanitari civili a terra.
La Germania si mette alla prova come hub di approvvigionamento affidabile per la Nato in una futura guerra contro la Russia.
"Quasi tutte le vie di rifornimento per il fianco orientale passano per la Germania", ha dichiarato il generale Carster Breuer, capo dell’esercito tedesco.
La Bundeswehr ha condotto esercitazioni per il trasferimento delle truppe dalla Germania alla Lituani. La Marina tedesca ha esercitato lo spostamento di mezzi militari e personale della 37ª brigata corazzata e granatieri dal porto tedesco di Rostock a Klaip?da, in Lituania.
Per il trasporto di 1.000 unità di veicoli blindati, veicoli da recupero blindati, camion medici e attrezzature sono stati impiegati due traghetti danesi, che hanno effettuato sei traversate attraverso il Mar Baltico.
“Un aspetto interessante di queste esercitazioni è stato proprio l'esercizio sull'impiego di navi civili e servizi terrestri per il trasporto di carichi militari, dovuto alla necessità di un passaggio nascosto del convoglio marittimo davanti alla regione di Kaliningrad, da cui queste navi diventano facile bersaglio per i sistemi missilistici costieri”, evidenzia il canale Telegram russo Dva Mayora.
L’osservazione è interessante. Le truppe di 14 Paesi NATO si esercitano a compiere, all’interno conflitto, quello che potrebbe configurarsi come un crimine di guerra, ovvero l’utilizzo di mezzi civili per fini militari.
La stampa lascia intendere che Quadriga 2025 sia una risposta all’esercitazione congiunta Zapad (Ovest) di Russia e Bielorussia…che però si terrà dopo, a metà settembre.
La funzione, naturalmente, è anti Russia:
"La minaccia rimane invariata, sia ibrida che convenzionale", ha osservato Breuer. "Putin ci osserva e i suoi piani vanno ben oltre l'Ucraina. Come forze armate, dobbiamo prepararci a questo".
Breuer però precisa: "vogliamo la deterrenza, non vogliamo l'escalation".
In realtà Berlino si prepara rapidamente alla guerra contro la Mosca. Come se non gli fosse bastata la lezione del ’45.
L’esercito tedesco mette i “denti”
L’UE non vuole entrare in guerra con la Russia, ma utilizza lo spauracchio antirusso perché deve riarmarsi. Lo scenario europeo ha smesso di avere un primato strategico per Washington, che ha iniziato progressivamente il disimpegno dalla regione. Sul tavolo delle potenze europee viene gettata nuovamente la mela di Teti della competizione militare. Insomma, la belle epoque della Pax Americana sembra essere terminata e adesso quattro Stati si contendono il primato militare di una NATO rimasta orfana del suo principale stakeholder.
Gran Bretagna e Francia assumono il ruolo principale, in quanto potenze nucleari, ma la Germania non sta a guardare. Sconfitta dalla seconda guerra mondiale, i vincitori hanno consentito a Berlino di ricostituire le proprie forze armate, ma senza capacità di attacco, solo per fini difensivi. L’ esercito senza denti (Armee ohne Zähne) tedesco adesso è pronto per mettere i primi molari.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato a giugno il piano di spesa di quasi € 650 miliardi nei prossimi cinque anni – più del doppio dell'attuale spesa militare – per raggiungere l'obiettivo di spesa della NATO del 3,5% del PIL e trasformare la Bundeswehr nell'esercito più forte d'Europa.
In un'intervista alla TV francese TF1, Merz ha detto di non escludere il servizio militare qualora il nuovo modello di servizio militare volontario non fosse sufficiente. Se necessario la leva obbligatoria sarebbe estesa anche alle donne.
Non basta. Dopo aver firmato accordi militari con Francia e Gran Bretagna, la Germania potrebbe contribuire direttamente al rafforzamento della deterrenza strategica europea. A Berlino si valuta l’opzione di sostenere lo sforzo finanziario di Parigi e Londra per ampliare e modernizzare il proprio arsenale nucleare. Lo ha dichiarato il leader della fazione parlamentare CDU/CSU Jens Spahn in un'intervista al giornale tedesco N-Tv. Per il momento l’idea è stata accantonata da Merz, ma resta una possibilità per dotare l’Europa "scudo nucleare indipendente", possibile "solo sotto la guida della Germania".
L’opzione bellica è sul tavolo
L’UE non vuole entrare in guerra con la Russia, ma non esclude questa possibilità. E si prepara al confronto. La storia insegna che la guerra non è il prodotto di un’equazione lineare, ma può esplodere come risultato di dinamiche che sfuggono dal controllo degli attori che le muovono.
Per affermare il proprio protagonismo militare nella NATO europea, la Germania si è posta in prima linea nell’assistenza militare all’Ucraina, finanziariamente e con le forniture di armi e munizioni. Non esclude l’invio dei missili a lunga gittata Taurus, che consentirebbero a Kiev di colpire in profondità il territorio russo. Il piano, però, è sotto segreto militare, per evitare conseguenze belliche con Mosca.
Inoltre Berlino prepara le infrastrutture per la logistica di guerra. Ha praticamente completato la creazione di una ferrovia militare per il trasferimento di mezzi pesanti ed equipaggiamento nelle regioni occidentali dell'Ucraina, riporta il Tagesspiegel.
L’elemento più inquietante, rivelatore della lucida follia delle potenze occidentali d’Europa di gettarsi a capofitto verso una catastrofica guerra contro la Russia, riguarda la preparazione di ospedali e protezione civile ad un aumento di ricoveri e morti.
Germania e Francia hanno elaborato piani di emergenza per gli ospedali, che prevedono anche scenari di guerra. Gli ospedali francesi, secondo quanto rivela il Sun, dovranno preparasi a ricevere centinaia di feriti e corpi al giorno, entro marzo 2026, poiché il Paese diventerà il centro per le vittime del campo di battaglia.
La Gran Bretagna ha ordinato obitori mobili, a guscio rigido e temporanei per preparasi ad affrontare fino a 700 corpi contemporaneamente, nell’ambito di un quadro per la gestione delle morti di massa del Ministero degli interni, da 7,5 milioni di sterline in 4 anni, scrive Steigan.
La Germania prepara le scorte alimentari in caso di guerra con la Russia. The Washington Post scrive che il ministro dell'Agricoltura Alois Reiner ha proposto di creare scorte strategiche di cibo, in particolare piatti pronti, che si possono riscaldare rapidamente, come ravioli in scatola e lenticchie.
Sulla pelle del popolo tedesco
Come accade da sempre, l’aumento delle spese militari sarà sopportato dalle classi sociali più deboli. A fine agosto Merz ha dichiarato che i tedeschi vivono al di sopra delle loro possibilità e il sistema dei sussidi sarà sottoposto ad una revisione totale, poiché le spese continuano a crescere e hanno già superato il record dello scorso anno di 47 miliardi di euro.
«Lo stato del benessere universale nella forma in cui esiste oggi – ha detto - non può più essere finanziato con ciò che possiamo permetterci dal punto di vista economico».
L a robusta economia tedesca scivola nella recessione. Dopo il rallentamento subito dal 2017, per la prima volta dagli inizi degli anni 2000, l'economia si è contratta per due anni consecutivi: dello 0,2% nel 2014, dopo un calo dello 0,3% nel 2023.
I recenti dati dell’occupazione nell’industria sono inquietanti. Il settore automobilistico tedesco ha perso 51.500 posti di lavoro negli ultimi 12 mesi, quasi il 7% della sua forza lavoro. Il dato corrisponde a quasi la metà di tutti i posti di lavoro industriali tagliati nello stesso periodo. Dal 2019, in Germania sono stati persi 112.000 posti di lavoro nel settore automobilistico, la metà solo nell'ultimo anno.
Berlino toglie ai lavoratori tedeschi per dare alla macchina della guerra. Secondo il Finantial Times, da febbraio 2022 fino alla fine del 2024, la Germania ha speso € 50,5 miliardi per aiutare Kiev. Nel 2025 la Repubblica Federale di Germania ha destinato altri 8,3 miliardi per l'assistenza militare, e nel 2026-2027 prevede di aggiungerne altri 17 miliardi.
La brutta fine della Germania
Insomma, dopo l'attacco terroristico ai gasdotti Nord Stream e anni di soldi bruciati in armi e sostegno ad una guerra che ha portato l’economia in recessione, Berlino taglierà i sussidi e quel minimo di fondi che davano ai residenti l'illusione di vivere nel giardino fiorito di borrelliana memoria.
È uno scherzo della storia: nel secolo scorso i tedeschi sterminarono gli ucraini, mentre adesso dovranno morire per Kiev. Una ironica nemesi a vantaggio di Rheinmetall e del suo principale investitore, BlackRock.