L'economista Fitoussi: «Senza eurobond l'euro non sopravviverà»

8860
L'economista Fitoussi: «Senza eurobond l'euro non sopravviverà»

 

Nemmeno davanti alle vittime causate dal Covid-19 l’Unione Europea ha abbandonato la sua concezione ragionieristica secondo cui gli Stati vanno amministrati alla stregua di un’azienda privata o peggio ancora di una famiglia. Riprova ne sono le estenuanti trattative in seno all’Eurogruppo dove i paesi nordici, Germania e Olanda in testa, hanno posto un netto rifiuto all’emissione dei cosiddetti eurobond o coronabond per finanziare le spese sanitarie e far fronte alla durissima crisi economica che seguirà la pandemia. 

 

Intervistato da Quotidiano.net l’economista francese Jean-Paul Fitoussi ha dichiarato: «Gli Stati non hanno avuto più un centesimo per le infrastrutture. Si vede fisicamente, basta girare per le strade. Eppure, l’utilità sociale degli investimenti si vede anche nel funzionamento del settore privato: il costo dei servizi diminuisce e aumenta la produttività per imprese e lavoratori. Se non abbiamo la memoria corta, quando si è investito in infrastrutture, come nel Dopoguerra, la crescita è stata anche del 5 per cento in termini reali». 

 

Un’ottusa austerità portata avanti nonostante la pandemia: «È una nuova delusione, ma me l’aspettavo. L’Europa non si è mai trovata all’appuntamento quando avevamo bisogno di essa. E, dunque, era prevedibile che i Paesi del Nord dicessero no alla mutualizzazione del debito. Ma senza mutualizzare il debito non si risolve la crisi di oggi. E non farlo è un suicidio collettivo».

 

Una situazione che non può reggere ancora a lungo: «Perché l’Italia, la Francia, la Spagna arriveranno ad averne abbastanza di questo rigore luterano e potranno decidere di non voler più che a guadagnare da questo assetto sia soprattutto la Germania, che fino a oggi ha tratto vantaggio da esso, come creditore e come produttore, solo perché gli altri Paesi non hanno potuto usare la leva della svalutazione monetaria. Se, infatti, avessero potuto svalutare, la Germania non avrebbe più avuto il surplus commerciale che ha e, anzi, subirebbe tutte le conseguenze recessive di una svalutazione».

 

Secondo l’economista transalpino, senza un cambio di paradigma la moneta unica è destinata a saltare: «Se non c’è una vera solidarietà, una vera mutualizzazione del debito, o continueremo a andare ancora di più sott’acqua o facciamo qualcosa di politicamente scorretto ma inevitabile: dire basta e uscire».

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza di Michelangelo Severgnini “Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Il romanzo anticinese di Fubini di Fabrizio Verde Il romanzo anticinese di Fubini

Il romanzo anticinese di Fubini

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti