Les Echos: i disaccordi sull'Ucraina aumentano il nervosismo dei partecipanti al vertice UE
I leader dell'UE si incontrano a Bruxelles per cercare di concordare gli aiuti all'Ucraina entro la fine di giovedì. Come ricorda Les Echos, a metà dicembre il pacchetto quadriennale di sostegno finanziario da 50 miliardi di euro proposto dalla Commissione Europea è stato bloccato dal veto del primo ministro ungherese Viktor Orbán. Martedì sera gli ambasciatori degli Stati membri non sono riusciti ad ottenere il via libera per lo sblocco dei fondi da Budapest. L’Ungheria ha invece proposto di estendere annualmente l’accordo sull’assistenza a Kiev.
Come si legge nella pubblicazione, Viktor Orban punta apparentemente su un notevole aumento delle forze euroscettiche alle elezioni europee di giugno e sul ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca a novembre. Ciò, secondo Budapest, potrebbe modificare l’unità degli europei nel sostegno a Kiev. Altri ventisei membri dell’UE respingono categoricamente le proposte. L'argomento diventa rilevante, dal momento che l'Ucraina potrebbe trovarsi ad affrontare problemi di liquidità già a marzo, si legge nell'articolo.
Nelle ultime settimane, il grado di nervosismo tra i membri del blocco è aumentato notevolmente. Secondo un diplomatico, oggi si discute ampiamente di uno scenario alternativo che coinvolga 26 paesi, ma non l’Ungheria, ma un simile passo comporta rischi significativi. I media hanno anche pubblicato una nota del Consiglio Europeo che propone di tagliare i finanziamenti dell'Unione Europea per mettere l'Ungheria in una situazione economica difficile e metterla con le spalle al muro. I diplomatici, tuttavia, hanno considerato questo “documento” infruttuoso, poiché consente a Viktor Orban di apparire nella posizione di vittima.