L’ex generale Usa Robert Scales: per salvare l’Ucraina bisogna uccidere tutti i russi

«Iniziare a uccidere così tanti russi che neanche i media di Putin potranno nascondere il fatto che stanno tornando in patria nelle bare»

5485
L’ex generale Usa Robert Scales: per salvare l’Ucraina bisogna uccidere tutti i russi


 
Mentre la fragile tregua in est Ucraina continua a reggere anche grazie ai diktat del Fondo Monetario Internazionale, che ha posto come condizione per il prestito da 17,5 miliardi di dollari la fine delle ostilità in Donbass, la guerra fredda 2.0 tra Usa e Russia si sposta inevitabilmente sui media. Ad alimentare l’esasperante tensione tra Mosca e Washington ci ha pensato ieri il generale americano in pensione Robert Scales nel corso di un’intervista choc all’emittente statunitense Fox News.



L'unico modo per gli Stati Uniti di ottenere risultati in est Ucraina? «Iniziare a uccidere così tanti russi che neanche i media di Putin potranno nascondere il fatto che stanno tornando in patria nelle bare», ha detto convintamente Scales di fronte all’incredulo Lou Dobbs, giornalista di lungo corso televisivo. «Data la quantità di supporto che abbiamo dato agli ucraini – ha aggiunto Scales - e data la possibilità degli ucraini stessi di contrattacco nei confronti dei 12.000 russi accampati nel loro paese è probabile che questo non accada». Dichiarazione che ovviamente ha scatenato le ire di Mosca.

Il Comitato Investigativo della Russia, infatti, ha aperto un procedimento contro il generale in congedo. «Contro il cittadino statunitense Robert Scales è stato aperto un procedimento sulla base dell'articolo "Istigazione alla guerra aggressiva attraverso orgni d'informazione" del codice penale», si legge un comunicato comparso sul sito del Comitato Investigativo russo. Per i magistrati di Mosca le dichiarazioni del generale americano «violano non solo le norme della legge russa, ma anche l'articolo 20 del Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966, che stabilisce il divieto di propaganda di guerra e di qualsiasi istigazione alla discriminazione, odio o violenza».

Il reato che viene contestato a Scales prevede fino a cinque anni di reclusione, anche se è difficile immaginare che l’ufficiale americano si possa presentare un giorno in un’aula di tribunale moscovita. Dura la reazione del ministero degli esteri russo, che attraverso il suo portavoce, Aleksander Lukashevich, ha condannato le parole dell’ex generale americano. Il funzionario russo ha parlato di «rossofobia atroce che fa diventare ciechi e impedisce di capire in modo adeguato la realtà».

Scales, comunque, non è nuovo a sortite del genere. Lo scorso 18 febbraio, in un’editoriale pubblicato sul Wall Street Journal, l’ex generale aveva invitato l’amministrazione Obama a inviare «armi difensive letali» a Kiev. «L’Ucraina ne ha bisogno per difendersi da ulteriori incursioni da parte delle truppe russe e dei separatisti nella parte orientale del paese». 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Democrazia senza popolo di Michele Blanco Democrazia senza popolo

Democrazia senza popolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti