Lo Yemen minaccia le compagnie petrolifere statunitensi e le sanziona
Martedì lo Yemen ha annunciato che prenderà di mira le compagnie petrolifere statunitensi, tra cui Exxon e Chevron, e ha sanzionato 13 aziende, nove dirigenti e due navi.
Le sanzioni sono state comminate dal Centro di coordinamento delle operazioni umanitarie (HOCC) dello Yemen, responsabile della comunicazione con il settore marittimo.
L'istituzione yemenita ha ribadito che agirà "in conformità con il principio di reciprocità" in merito alle sanzioni statunitensi precedentemente imposte dall'Office of Foreign Assets Control (OFAC) il 20 giugno, il 22 luglio e l'11 settembre 2025.
La decisione di Sana'a risponde all'escalation di "azioni ostili" da parte degli Stati Uniti che minacciano la sovranità dello Yemen, secondo la dichiarazione dell'HOCC, la quale avverte anche che l'annuncio costituisce una notifica ufficiale alle aziende che ora sono considerate entità ostili e sono esposte ad attacchi su rotte marittime vitali.
Ciò nonostante, a maggio lo Yemen e gli Stati Uniti avevano raggiunto un accordo che prevedeva la sospensione degli attacchi statunitensi sul territorio yemenita in cambio della rinuncia degli Stati Uniti ad attaccare le navi statunitensi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato a maggio che gli Houthi “non vogliono più combattere” e che Washington avrebbe onorato la promessa di non attaccare più navi.
L'esercito yemenita ha sottolineato che finché Gaza rimarrà sotto genocidio e assedio, nessuna rotta marittima verso i territori occupati sarà sicura finché non finirà l'aggressione israeliana.
Da quando Israele ha lanciato la sua guerra genocida contro Gaza nell'ottobre 2023, lo Yemen ha condotto attacchi con droni e missili contro obiettivi israeliani nei territori palestinesi occupati e ha preso di mira navi legate a Israele nel Mar Rosso.