Marò, l'Italia cerca l'appoggio della diplomazia internazionale
Il caso dei due fucilieri del battaglione San Marco, accusati dalle autorità indiane di aver ucciso due pescatori al largo delle coste del Keral mentre erano a bordo in qualità di scorta alla nave petroliera Enrica Lexie sembra al momento essere entrato in una fase di stallo, almeno fino a sabato, quando si terranno le elezioni regionali nello stato indiano dove si è verificato il tragico episodio. Al momento l’Italia tramite la fondamentale presenza del Sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura ha inoltrato una richiesta al direttore del carcere di Trivandrum dove attualmente si trovano in un luogo separato dove si trovano le celle dei detenuti comuni affinchè i due marò siano trasferiti in un luogo diverso dalla prigione cioè o nuovamente la foresteria della polizia di Kollam o alla Borstal School sempre di Kollam.
Sono attesi poi i risultati della perizia balistica sulle armi dei due italiani che farà capire molto sulle reali dinamiche dell’accaduto verificando se i proiettili ritrovati nei corpi dei due pescatori siano quelli esplosi dai fucilieri italiani o no. La diplomazia italiana prosegue nel cercare di internazionalizzare la vicenda cercando l’appoggio di Gran Bretagna, Russia, Stati Uniti e fare pressione al governo indiano. Mercoledì è atteso il rientro del Vice Ministro Staffan De Mistura per colloqui diretti con il Governo sugli sviluppi della vicenda. Il Parlamento richiede poi che il Ministro Terzi riferisca alle camere sullo svolgimento dell’intero caso.