Marò, slitta nuovamente la pronuncia dell'Alta Corte del Kerala sul difetto di giurisdizione
Il caso dei due fucilieri del battaglione San Marco accusati di aver ucciso due pescatori, scambiati per pirati, al largo delle coste del Kerala e attualmente detenuti in custodia giudiziaria nel carcere di Trivandrum è apparso fin dall’inizio una vicenda giuridica, diplomatica assai complessa e la cui soluzione non sarebbe stata per nulla rapida. Nel viaggio in Asia che il Premier italiano Mario Monti sta conducendo in questi giorni un’importante incontro è stato con il capo dell’esecutivo indiano. Singh parlando dell’episodio ha promesso una via d’uscita rapida e amichevole con l’Italia riguardo ai due marò ma la realtà al momento è un'altra.
L’Alta Corte del Kerala ha infatti nuovamente posticipato la pronuncia sul ricorso presentato dagli avvocati dei militari italiani per difetto di giurisdizione evincendo un vizio di forma all’atto della difesa. Venerdì prossimo dovrebbe essere la nuova data per la pronuncia. I soldati continuano a rimanere in prigione seppur in un regime particolare che permette loro di essere costantemente in contatto con le autorità italiane. E’ atteso il ritorno del determinato Vice Ministro degli Esteri Staffan De Mistura in India a coordinare l’azione diplomatica italiana e a continuare le pressioni da parte italiana sul caso. Tuttavia la soluzione non appare vicina nonostante l’impianto accusatorio indiano oltre alle modalità con cui di due fucilieri sono stati arrestati appaiano molto discutibili.