Meloni, Al Sisi e quella frase sulla Libia...

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Il premier Meloni ha incontrato oggi il presidente egiziano Al-Sisi, a margine del Vertice sui Cambiamenti Climatici COP27 in Egitto.



Hanno parlato di Libia ed entrambi hanno dichiarato di sostenere elezioni presidenziali e parlamentarie da tenersi al più presto.

Facciamo notare che la strategia occidentale in questi mesi sta (tutt'al più) sostenendo le elezioni per il Parlamento, e prende invece tempo sulla questione presidenziale, visto che il candidato con maggiori possibilità di vittoria rimane Saif Gheddafi.

Non è che la Meloni intende seguire la linea di Al-Sisi in Libia, ossia la stessa delle legittime autorità libiche, e sostenere elezioni sia per il Parlamento sia per la Presidenza?

O magari non sa nemmeno quello che ha detto?

Sarebbe interessante capire se la linea del nuovo governo italiano prevede varianti sulla questione libica.

Anche perché nel frattempo Emad Al-Trabelsi, potente capo delle milizie e criminale internazionale, è stato nominato Ministro dell'Interno del governo illegittimo di Dabaiba a Tripoli, quello per intenderci cui l'Italia invia soldi con il pretesto dei migranti.


Tripoli dunque si imbottisce di milizie e criminali per sottrarsi al controllo delle legittime autorità libiche.

L'Italia da che parte sta?

Aspettiamo dunque con ansia di capire.

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PER APPROFONDIRE LA SITUAZIONE IN LIBIA:

LEGGI: L'URLO: SCHIAVI IN CAMBIO DI PETROLIO





Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Ora dalle sponde siciliane anima il progetto "Exodus" in contatto con centinaia di persone in Libia. Di prossima uscita il film "L'Urlo"

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