Missile ucraino sulla Bielorussia: incidente o provocazione?

Missile ucraino sulla Bielorussia: incidente o provocazione?

Dopo i missili lanciati in Polonia e Moldova, l’Ucraina avrebbe causato un altro “incidente”, questa volta in Bielorussia. Kiev rappresenta ormai un pericolo per tutta l’Europa orientale, eppure continua a godere del sostegno occidentale.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

di Giulio Chinappi*

 

Lo scorso novembre, un missile ucraino ha colpito il villaggio polacco di Przewodów, uccidendo due persone. Le autorità di Kiev avevano inizialmente tentato di negare la loro responsabilità, ma successivamente si sono dovute arrendere all’evidenza, parlando di “incidente”. Un episodio simile si è ripetuto all’inizio di dicembre, quando le autorità della Moldova hanno riportato il ritrovamento di un proiettile inesploso presso la cittadina di Briceni, a pochi chilometri dal confine con l’Ucraina. Anche in questo caso, l’Ucraina ha tentato di incolpare la Russia, ma le immagini mostrate dalle autorità di Chi?in?u hanno mostrato chiaramente il frammento di un missile terra-aria S-300 ucraino, identico a quello caduto a novembre sul territorio della Polonia.

Lo stesso identico scenario si e ripetuto lo scorso 29 dicembre, quando un missile S-300 ucraino è caduto sul territorio della Bielorussia, vicino alla città di Ivanovo, nella regione di Brest, come riportato dal servizio stampa del ministero della Difesa di Minsk.

La situazione è simile a quella della caduta di un missile dello stesso tipo in Polonia. Non c’è assolutamente motivo di preoccuparsi per i residenti. Sfortunatamente, incidenti del genere accadono“, ha tentato di sdrammatizzare il commissario militare della regione bielorussa di Brest, Oleg Konovalov. Il ministero della Difesa bielorusso ha successivamente affermato che il missile era stato abbattuto dalle forze di difesa aerea intorno alle 10:00, evitando il peggio per la popolazione locale.

L’aeronautica bielorussa e le sue difese aeree sono pronte a qualsiasi sviluppo e hanno adottato misure adeguate per garantire la sicurezza del Paese” ha dichiarato il vice comandante dell’aeronautica e della difesa aerea per il lavoro ideologico, il colonnello Anatolij Bulavko. Secondo l’alto funzionario militare, la repubblica ha attualmente tutte le capacità per garantire la propria sicurezza: “Questo è il motivo per cui abbiamo una visione sobria della situazione e abbiamo adottato misure appropriate. E la nostra popolazione, la nostra gente può dormire sonni tranquilli e tutti possono fare il proprio lavoro“.

Sull’accaduto è intervenuto anche il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, che ha sottolineato come Mosca e Minsk siano in costante contatto per monitorare la situazione al confine tra Ucraina e Bielorussia: “In ogni caso, questo è un evento estremamente preoccupante, non solo per noi, ma anche per i nostri partner bielorussi. Questa è la prima cosa. Secondo, i militari di entrambi i Paesi rimangono in costante contatto, si coordinano costantemente. Di conseguenza, il più alto livello possibile di dialogo reciproco e la natura fiduciosa di questo dialogo consentono di scambiare tempestivamente le informazioni più sensibili“.

Resta ancora da determinare se l’accaduto rappresenti un nuovo “incidente”, come affermato dal governo ucraino, oppure una vera e propria provocazione nei confronti della Bielorussia. In entrambi i casi, la situazione sarebbe alquanto preoccupante. Qualora si trattasse di un nuovo “incidente”, infatti, questo proverebbe come l’Ucraina non sia in grado di controllare a pieno il proprio arsenale militare, rappresentando un vero e proprio pericolo per tutti i Paesi circostanti. Se invece fosse una provocazione voluta, sarebbe l’ennesima prova di come Kiev voglia la prosecuzione e l’allargamento della guerra – fatto che sarebbe in piena coerenza con l’atteggiamento avuto in occasione dell’episodio polacco.

Rimangono interrogativi sull’incidente e stiamo esaminando due versioni, quella di un missile guidato male a causa dell’incompetenza dell’equipaggio, e l’altra una deliberata provocazione da parte delle forze armate ucraine“, ha detto il colonnello Kirill Kazancev, che è responsabile della contraerea delle forze missilistiche bielorusse. Minsk ha inoltre chiesto a Kiev di condurre un’indagine approfondita sull’incidente, perseguire i responsabili e adottare misure esaustive per prevenire il ripetersi di tali incidenti in futuro.

Dal canto suo, il governo di Kiev ha assunto il solito atteggiamento dello scaricabarile, pur non potendo negare l’origine ucraina del missile. Il ministero della Difesa ucraino ha pubblicato un commento sul suo sito web, dichiarando la sua disponibilità a condurre “un’indagine obiettiva sull’incidente avvenuto in Bielorussia il 29 dicembre“. Il ministero ha aggiunto di essere pronto a invitare esperti, ma solo da Stati che non sostengono la Russia “in nessuna forma” – che, tradotto, significa che gli esperti dovrebbero essere di Stati che sostengono l’Ucraina.

Questi incidenti dimostrano come il continuo sostegno da parte delle potenze occidentali nei confronti dell’Ucraina sia quanto meno inopportuno. L’Ucraina sta bombardando indiscriminatamente i territori del Donbass da quasi nove anni, ha lanciato attacchi contro il territorio della Federazione Russa e suoi missili sono giunti nei territori di tre Paesi confinanti non direttamente coinvolti nel conflitto. La leadership politica e militare ucraina e nella migliore delle ipotesi incompetente, mentre nella peggiore sta cercando di creare le condizioni per un conflitto su vasta scala che coinvolga la NATO in maniera diretta. Qualunque governo dotato di buonsenso dovrebbe immediatamente interrompere il proprio sostegno a Kiev e favorire i negoziati per la fine del conflitto.

Fonte: https://giuliochinappi.wordpress.com/2023/01/03/missile-ucraino-sulla-bielorussia-incidente-o-provocazione/

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti