Morti sul lavoro e salari da fame. L'appello al Presidente Mattarella
di Pasquale Cicalese
Nuovo appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, garante della Costituzione e dell'unità del Paese.
Esimio Presidente, lei così sensibile alle tematiche sulle morti del lavoro, credo che la prima cosa da fare è riformare la burocrazia, alla luce dell'articolo uscito oggi su Il Fatto Quotidiano a proposito dell'Inail.
Guerre intestine, alti dirigenti che non si smuovono dai vertici, lotte tra partiti per spartirsi le poltrone e le risorse.
Lei la settimana scorsa ha affermato che è urgente una riforma della Pubblica Amministrazione, che deve essere scissa dalla politica, al servizio unicamente della Costituzione e dei cittadini. La prego di intervenire sulle guerre intestine all'Inail, per riavere le risorse legittime dell'Inail, che in questi decenni sono state destinate per altri scopi al di fuori dello Statuto dell'Inail. Questa storia deve finire.
Come sindacalista Usb, fondatore della federazione di Bologna nel 1991, ora Usb, chiedo un aumento delle retribuzioni nette di 300 euro, di rispetto delle pause lavoro, di internalizzazione dei lavoratori subappaltati nella Pa, lavoratori di serie b che fino al 1993 facevano parte della Pa.
Chiedo che le risorse vengano destinate agli infortunati, alle imprese per la sicurezza sul lavoro, sul welfare dei dipendenti, sulla prevenzione, sulle funzioni mediche, per ridare lustro ad un Istituto fiore all'occhiello nella Prima Repubblica.
Ringraziandola dell'interesse, Le auguro buona serata.
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