Nasce ufficialmente la "Via della seta polare"

Il “China-Europe Arctic Express” è molto più di una semplice nuova rotta marittima: editoriale del Global Times

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Nasce ufficialmente la "Via della seta polare"


Editoriale del Global Times

 

Alle 4:30 di martedì mattina, la nave portacontainer Istanbul Bridge è salpata dall'area portuale di Beilun del porto di Ningbo-Zhoushan, nella provincia cinese dello Zhejiang, alla volta del porto di Felixstowe nel Regno Unito, segnando il lancio ufficiale della prima rotta al mondo della China-Europe Arctic Container Express (China-Europe Arctic Express).

Con oltre 1.000 container standard a bordo, la nave sta percorrendo il passaggio artico, noto anche come Passaggio a Nord-Est, e completerà il viaggio in soli 18 giorni, quasi la metà del tempo richiesto dalla tradizionale rotta del Canale di Suez. L'apertura di questa rotta non solo dimostra la fattibilità commerciale del trasporto marittimo artico e offre una nuova opzione logistica per la rete commerciale globale, ma sottolinea anche il costante impegno della Cina nella cooperazione e nello sviluppo delle questioni artiche. Questo è un altro contributo della Cina alla salvaguardia della stabilità delle catene di approvvigionamento globali.

Nel corso della storia, l'apertura di una rotta marittima settentrionale attraverso l'Oceano Artico è stata il sogno di innumerevoli esploratori. Tuttavia, a causa delle condizioni geografiche e dei fattori geopolitici, fino a dieci anni fa l'industria marittima occidentale era ancora largamente convinta che il trasporto marittimo di container nell'Artico non sarebbe diventato fattibile prima del 2040 o addirittura del 2050.

Da questo punto di vista, il lancio del China-Europe Arctic Express è quindi a dir poco storico. Si tratta di un tentativo pionieristico di utilizzare la tecnologia per adattare la natura alle esigenze umane. Attualmente, i principali canali marittimi come il Canale di Panama, il Mar Rosso e il Canale di Suez sono sottoposti a una pressione senza precedenti. Solo pochi giorni fa, la Polonia ha chiuso i suoi valichi di frontiera con la Bielorussia, lasciando oltre 130 treni merci Cina-Europa bloccati sul lato bielorusso al valico di Brest. In questo contesto, l'apertura del China-Europe Arctic Express offre opzioni di rotta più diversificate per il commercio Cina-Europa, rafforzando la resilienza delle catene di approvvigionamento globali.

Il lancio del China-Europe Arctic Express non è una coincidenza. La crescente domanda commerciale tra Cina ed Europa ha agito da “catalizzatore”. A bordo dell'Istanbul Bridge non ci sono solo prodotti emergenti come armadietti per lo stoccaggio di energia e batterie di alimentazione, ma anche oltre 4.000 pacchi di e-commerce transfrontaliero, perfettamente in linea con la domanda dell'Europa in vista delle festività natalizie. Allo stesso tempo, il China-Europe Arctic Express rappresenta un risultato significativo della Cina e dei paesi lungo la rotta nella costruzione congiunta della “Via della Seta polare”, sottolineando la crescente risonanza internazionale dell'iniziativa Belt and Road.

Nel luglio 2017, durante la sua visita in Russia, il presidente Xi Jinping ha proposto per la prima volta il concetto di “Via della Seta del ghiaccio”. Nel 2018, la Cina ha pubblicato il Libro bianco sulla politica artica cinese, che ha formalmente proposto l'idea di costruire congiuntamente la “Via della Seta polare” con tutte le parti. Nel promuovere la cooperazione sulle rotte marittime artiche, la Cina attribuisce grande importanza al coordinamento con gli Stati costieri e le parti interessate, rispetta i diritti e gli interessi legittimi degli Stati artici nella gestione delle rotte e sostiene l'uso pacifico e la collaborazione internazionale. Questo modello di cooperazione ha portato tangibili opportunità di sviluppo economico alle regioni lungo la rotta.

Oggi, la rotta China-Europe Arctic Express non solo collega senza soluzione di continuità porti cinesi come Ningbo, Shanghai e Qingdao con hub europei come Felixstowe, Rotterdam e Amburgo, ma facilita anche il consolidamento e il trasbordo di merci dal Sud-Est asiatico e dalla Corea del Sud, stimolando il commercio estero complessivo in Asia. Inoltre, rispetto alla rotta del Canale di Suez, riduce le emissioni di carbonio del 30%, consentendo ai paesi e alle imprese lungo la rotta di condividere una catena di approvvigionamento verde, veloce e sicura.

Negli ultimi anni, alcuni paesi hanno trattato l'Artico come il proprio “cortile di casa”, competendo per le risorse energetiche e rafforzando gli schieramenti militari in questo bene comune internazionale. Da visione a realtà, la “Via della Seta polare” ha superato una “narrazione artica” un tempo dominata da dispute territoriali, stallo strategico e competizione per lo sviluppo di petrolio e gas, dimostrando che l'Artico può fungere da terreno fertile per la cooperazione umana e lo sviluppo condiviso piuttosto che da campo di battaglia di un gioco a somma zero.

L'apertura della rotta China-Europe Arctic Express si basa fondamentalmente sulla crescente fiducia tra i paesi lungo il percorso. In prospettiva, lo sviluppo globale delle rotte marittime artiche richiederà un miglioramento del supporto infrastrutturale e l'istituzione di meccanismi di cooperazione internazionale che coprano la gestione delle rotte, la protezione ambientale, la risposta alle crisi e altre aree, sottolineando l'urgenza di una governance multilaterale.

Nel promuovere il trasporto marittimo globale dall'era dei canali all'era polare, il lancio della rotta China-Europe Arctic Express colma una lacuna fondamentale. La “Via della Seta polare” non solo aggiunge una nuova rotta al trasporto marittimo globale e offre un nuovo paradigma per lo sviluppo dell'Artico, ma fornisce anche un nuovo approccio alla “collaborazione per questo unico pianeta Terra” tra paesi con civiltà, sistemi e percorsi di sviluppo diversi.

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