Negli USA infuria il Covid-19 ma il Pentagono pianifica la distruzione dei gruppi affiliati all'Iran in Iraq
Con la pandemia di coronavirus, era stato riferito in precedenza che l'esercito americano avrebbe potuto sospendere l'addestramento militare e imporre "restrizioni di altissimo livello" alle missioni all'estero.
Il Pentagono ha ordinato ai comandanti militari di pianificare un'operazione di combattimento in Iraq, secondo quanto riportato oggi dal New York Times citando funzionari, a condizione di anonimato, che affermano di avere familiarità con la direttiva.
Secondo il rapporto, la scorsa settimana, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha emesso una direttiva segreta per "preparare una campagna per distruggere un gruppo di miliziani appoggiati dall'Iran che ha minacciato ulteriori attacchi contro le truppe americane".
Kataib Hezbollah e "forze paramilitari iraniane - membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche" sono stati nominati fra i possibili obiettivi di questa escalation pianificata.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che secondo quanto riferito sarebbe stato al corrente dell'iniziativa durante una riunione del 19 marzo scorso nell'Ufficio Ovale, non ha immediatamente dato il via libera alla campagna, ma ha permesso alla pianificazione di continuare.
Il principale comandante degli Stati Uniti in Iraq, il generale Robert P. White, ha espresso dubbi sulla fattibilità dei piani del Pentagono, secondo il New York Times.
White ha risposto alla direttiva con un messaggio interno suggerendo che tali operazioni potrebbero essere "sanguinose e controproducenti" e minacciare la guerra con l'Iran . Il comandante ha anche osservato che una nuova campagna richiederebbe lo schieramento di migliaia di soldati statunitensi in Iraq, deviando le risorse dalla missione primaria: addestrare l'esercito iracheno a combattere l'ISIS, secondo il rapporto del NYT.
Secondo quanto riferito, la nota del generale ha sottolineato che tali campagne violerebbero l'accordo esistente con il governo iracheno che consente alle truppe americane di rimanere nel paese.
L'urgenza di creare un piano per un attacco contro i gruppi della milizia filo-iraniana è stata definita da funzionari americani come una mossa per respingere quelli che si dice siano i nuovi attacchi di Kataib Hezbollah e altre milizie sciite contro le truppe americane. La stesso Kataib Hezbollah ha avvertito i suoi combattenti di prepararsi per possibili attacchi statunitensi e ha minacciato di vendicarsi.
Le comunicazioni interne dell'esercito americano citate dal NYT giungono in un momento in cui crescono le preoccupazioni sulla pandemia di coronavirus, in forte ascesa anche negli Stati Uniti.