Nella più grande fornace di Murano: il vincolo esterno spiegato facile
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Con Giorgio Bianchi siamo stati ieri nella più grande fornace di Murano che produce semilavorati in vetro, la EffeTre di Ivano Ferro.
I forni sono spenti perché la bolletta del gas è passata, a partirà di consumi, dai 40.000 euro dello scorso anno ai 300.000 euro attuali.
Gli aumenti di gas e materie prime erano iniziati già nel 2020 a causa delle strozzature dal lato dell'offerta causate dalle chiusure imposte da molti Governi per le politiche di contrasto al Covid.
L'incidenza dei costi delle materie prime rispetto ai costi totali è passata dal 15% del 2019 al 25% attuale.
L'incidenza dei costi del gas è passata invece dal 10% del totale al 110%, mettendo di fatto fuori mercato questa realtà storica che esiste dal 1800.
La Russia ci forniva il 40% del gas importato.
Le sanzioni che le abbiamo imposto su ordine di Washington e di Bruxelles potevano solamente produrre questo effetto: imprimere un'ulteriore spinta inflazionistica ai prezzi delle bollette aggiungendosi a quella causata dall'aumento dei costi per i permessi di emissione della CO2 (passati da 7 euro a tonnellata a 85 in 10 anni) voluti dall'Unione Europea.
Prezzi energetici soggetti alla volatilità e alla speculazione dei mercati finanziari a causa della liberalizzazione del mercato dei prezzi.
Anche questa imposta dalla UE (decreti Bersani e Letta del 1999).
Stiamo per dare il colpo di grazia a quello che resta del nostro sistema produttivo già provato da 30 anni di politiche deflattive che hanno progressivamente distrutto la domanda interna.
Tutto questo è dovuto a una classe politica di ciarlatani e traditori che per obbedire alle assurde direttive provenienti da Bruxelles e da Washington ha scelto di non tutelare gli interessi nazionali.