Novaya Kakhovka. Il massacro di Kiev con missili Himars USA totalmente censurato

18077
Novaya Kakhovka. Il massacro di Kiev con missili Himars USA totalmente censurato

Le truppe ucraine hanno attaccato gli insediamenti delle regioni di Kherson e Zaporozhye. Così, la città di Novaya Kakhovka, controllata dalla Russia, è stata attaccata dalle forze armate ucraine. I bombardamenti hanno causato distruzione e vittime in città.

I rappresentanti dell'amministrazione locale riferiscono che a seguito del bombardamento ucraino sulla città ci sono morti e feriti. Oltre 70 sarebbero i feriti. "La distruzione è estremamente grave, le infrastrutture della città - edifici, strutture - sono state gravemente danneggiate. Civili sono rimasti feriti, ci sono perdite tra i civili - persone morte. Più di 70 persone sono rimaste ferite - queste sono solo quelle che hanno cercato assistenza medica”, ha affermato ai microfoni dell’emittente ‘Russia 24’ il responsabile dell’amministrazione civile-militare del distretto Volodymyr Leontiev. Sotto le macerie ci sarebbero anche sei bambini.

Leontiev, ha fatto notare che i vigili del fuoco della città stanno combattendo gli incendi, scoppiati dopo che le truppe ucraine hanno colpito le infrastrutture civili, nel centro della città. Probabilmente il proditorio attacco è stato realizzato mediante l’utilizzo dei complessi HIMARS di fabbricazione statunitense, precedentemente consegnati al regime di Kiev.

Volodymyr Leontiev ha osservato che le truppe ucraine hanno deliberatamente colpito il centro della città, utilizzando missili ad alta precisione.

A questo proposito, il capo dell'amministrazione di Novaya Kakhovka ai microfoni di TASS ha paragonato l'attacco ucraino al centro della città ai bombardamenti atomici statunitensi di Hiroshima e Nagasaki. Secondo il responsabile cittadino, l'essenza dell'uso delle armi in questo caso era la stessa: causare il massimo danno a una città pacifica.

Allo stesso tempo, la parte ucraina invece sostiene che l'attacco è stato indirizzato al deposito di armi. In questo caso, al presidente ucraino non sembra importa più di tanto che l'attacco al deposito abbia ucciso e ferito cittadini comuni, per di più ucraini. Quanto accaduto non sembra far riflettere Zelensky, che ancora una volta dimostra il particolare cinismo del regime di Kiev, per il quale i suoi stessi cittadini sono solo una merce di scambio. 

D’altronde l’ordine di attaccare Nova Kakhovka sarebbe venuto proprio da Zelensky, come afferma il responsabile dell’amministrazione civile-militare Volodymyr Leontiev: “Purtroppo e con indignazione, questo è stato fatto per ordine del presidente del paese, per il quale le persone morte, tra le altre cose, hanno votato... Tutto questo è un disastro per la nostra pacifica città", ha affermato Leontiev a RIA Novosti. 

Le famiglie dei civili nella città di Novaya Kakhovka, morti a causa dell’attacco delle forze armate ucraine, riceveranno 2 milioni di rubli ciascuna, ha annunciato il capo dell'amministrazione militare-civile della regione di Kherson Vladimir Saldo in onda su Russia 24.

"Per in qualche modo risarcire, è stata presa la decisione di destinare assistenza alle famiglie delle vittime di 2 milioni di rubli, a coloro che sono rimasti feriti, 400mila rubli", ha specificato Saldo. 

Inoltre il dirigente ha affermato che tutte le infrastrutture danneggiate verranno ripristinate. Per valutare i danni si sono recati sul posto il vicecapo della regione per l'edilizia, insieme ad altri specialisti. 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza di Michelangelo Severgnini “Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Il romanzo anticinese di Fubini di Fabrizio Verde Il romanzo anticinese di Fubini

Il romanzo anticinese di Fubini

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti