"Oresnkik". Cosa ha detto (veramente) Putin

Il nuovo “Orešnik” russo contro l'ucraina ”Južmaš” e i guerrafondai occidentali.

8877
"Oresnkik". Cosa ha detto (veramente) Putin

 

Ieri sera Vladimir Putin ha rivolto un appello improviso alle forze armate e ai cittadini russi, ai partner della Russia, ma, soprattutto, a coloro «che continuano a nutrire illusioni sulla possibilità di infliggere una sconfitta strategica» alla Russia. Il riferimento era agli attacchi portati da Kiev nei giorni scorsi alle regioni di Kursk e Brjansk con missili americani e britannici a lunga gittata.

Senza mezze parole, Putin ha evidenziato la minaccia di un conflitto globale a cui stanno portando le azioni USA. Ancora una volta, come aveva fatto già in settembre e di nuovo pochi giorni fa, il presidente russo ha sottolineato che quando contro il territorio russo vengono lanciati missili ATACMS o Storm Shadow, non si tratta di colpi portati dall'esercito ucraino: quei missili non possono essere lanciati senza la partecipazione diretta del paese produttore; cioè è chiaro, ha detto Putin, che siano gli USA a colpire la Russia.

Dunque, per il momento, le forze armate russe si sono “limitate” a dare un avvertimento, chiaramente indirizzato a Washington, Londra, Parigi, colpendo col nuovo missile balistico “Orešnik” (“Nocciolo”) l'impianto di produzione missilistica ucraina ”Južmaš” a Dnepropetrovsk.

Vladimir Putin ha detto chiaramente che la sperimentazione del nuovo missile russo rappresenta la risposta alla decisione di colpire il territorio della Russia con missili ATACMS americani e Storm Shadow britannici. Questa prima reazione, ha detto Putin, è una dimostrazione della potenza russa, ma anche dell'inevitabilità della risposta che Mosca darà a ogni prossimo attacco occidentale. Questa volta, obiettivo è stato un impianto militare ucraino; ma Mosca, ha detto Putin, la prossima volta si riserva il diritto di rispondere non solo contro l'Ucraina, ma anche contro i paesi che forniscono a Kiev armi "a lunga gittata".

Il nuovo missile balistico a media gittata ipersonico “Orešnik” porta un “grappolo” di diverse testate e, a oggi,

non ci sono al mondo armi in grado di intercettarlo, mentre vola alla velocità di Mach 10, o 2-3 km/s.

Putin ha anche detto che Mosca avviserà in anticipo sugli obiettivi dei prossimi eventuali attacchi, in modo che i civili abbiano la possibilità di mettersi al sicuro. Inoltre, verranno adottate le relative decisioni sull’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio, in base alle mosse del nemico: la Russia, ha detto Putin, preferisce mezzi pacifici, ma è anche pronta a qualsiasi sviluppo degli eventi e «la risposta ci sarà sempre».

SkyNews, citando un anonimo funzionario americano, ha annunciato che Mosca aveva informato in anticipo (30 minuti) Washington dell'imminente attacco su Dnepropetrovsk, attraverso i «canali di riduzione del pericolo nucleare». L'informazione è stata poi confermata dalla Casa Bianca.

Fabrizio Poggi

Fabrizio Poggi

Ha collaborato con “Novoe Vremja” (“Tempi nuovi”), Radio Mosca, “il manifesto”, “Avvenimenti”, “Liberazione”. Oggi scrive per L’Antidiplomatico, Contropiano e la rivista Nuova Unità.  Autore di "Falsi storici" (L.A.D Gruppo editoriale)

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti