Pakistan, i droni statunitensi pomo della discordia?
In un anno in cui le relazioni diplomatiche tra Pakistan e Stati Uniti non sono mai state così tese, molti sono i temi da affrontare da parte dell’amministrazione Obama per riallacciare i rapporti con un alleato strategico degli Stati Uniti. In particolare la questione delle operazioni dei droni americani, arma usata con grande determinazioni dall’esercito statunitense e che tuttavia continua a tendere i rapporti con le autorità del paese asiatico. Usati soprattutto nel nord e nel sud Waziristan, quella parte di territorio pakistano al confine afghano, rifugio di leader talebani i droni sembrano, secondo l’amministrazione Obama, aver compiuto e compiere bene le loro missioni eliminando capi talebani di alto profilo attraverso operazioni mirate. Di altro avviso invece le autorità pakistane che parlerebbero di civili innocenti uccisi dall’imprecisione robotica. Tuttavia il Presidente Asif Ali Zardari terrà una sessione speciale in Parlamento che avrà come oggetto la ripresa dei rapporti con le autorità americane e discutere in futuro di molti temi.
L’opposizione pakistana chiede intanto l’immediata sospensione dell’uso di droni. La ricerca di nuove e migliori relazioni tra i due paesi sembra essere fondamentale per gli Stati Uniti nel quadro di un ritiro delle truppe dal vicino Afghanistan entro il 2014. Il Pakistan e i suoi potenti servizi segreti sembrano essere infatti un elemento chiave nella riuscita di qualunque operazione nella regione.