Paolo Bosusco ancora nelle mani dei rapitori. In stallo le trattative per il rilascio?
Paolo Bosusco, la guida italiana che organizza escursioni nello Stato dell’Orissa, è ormai da due settimane in ostaggio delle truppe maoiste che lo hanno rapito il 14 marzo insieme al missionario italiano Claudio Colangelo che invece è stato già liberato. Le trattative sono forse entrate in una fase di stallo. Le truppe ribelli nonostante abbiano diminuito le loro condizioni per il rilascio dell’ostaggio fanno sapere che è il governo indiano a non volere soddisfare le richieste ed a sospendere i negoziati.
Secondo il leader delle forze maoiste Panda le condizioni poste sarebbero minime rispetto a quelle avanzate inizialmente e sarebbero il rilascio di simpatizzanti maoisti attualmente detenuti e un processo per i membri dell’esercito che recentemente si sarebbero macchiati di pesanti crimini contro le forze maoiste durante alcune operazioni in aree rurali dell’Orissa. Le autorità italiane seguono con attenzione l’evolversi della vicenda mantenendo come il caso richiede un riservato silenzio. Tuttavia anche per bocca del negoziatore, investito dai ribelli per trattare la liberazione, emerge che i sequestratori hanno risorse e conoscenze per poter trattenere Paolo Bosusco nella giungla a tempo indeterminato dal momento che godono dell’ appoggio della popolazione locale e vorrebbero vedere esaudite le poche condizioni ormai poste a Nuova Dehli.