Paolo Bosusco libero e in procinto di tornare in Italia
Paolo Bosusco, la guida italiana rapita il 14 marzo nello Stato dell’Orissa, India orientale, è stato liberato ieri vicino al luogo in cui era stato sequestrato assieme al missionario italiano Claudio Colangelo, che era stato liberato il 25 marzo. Provato ma soddisfatto è apparso il cittadino italiano che ha cercato subito di sdrammatizzare il momento della sua liberazione dicendo che i giorni del sequestro erano stati per lui come una vacanza pagata.
Affermazioni poi rettificate in seguito spiegando che aveva avuto la malaria due volte durante i giorni di prigionia e che in alcuni momenti ha temuto per l’esito delle negoziazioni. Il giorno della liberazione i ribelli maoisti hanno cercato di depistare le autorità sul luogo del rilascio per evitare possibili rappresaglie della polizia indiana una volta che l’ostaggio fosse stato rimesso in libertà. Paolo Bosusco tornerà in Italia dove lo attendono i familiari. Viva soddisfazione è stata espressa dall’ambasciatore italiano in India e dal Vice Ministro degli Esteri Staffan De Mistura che ha riferito al Parlamento negando la possibilità che sia stato pagato un riscatto in danaro per la liberazione del cittadino italiano sottolineando che le negoziazioni con i maoisti non prevedono solitamente una contropartita in soldi.