Putin accusa i paesi occidentali di aver creato la crisi dei migranti: "Ci sono ragioni politiche, militari ed economiche"

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Secondo la narrazione dominante alle nostre latitudini la crisi dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia, sarebbe da imputare alla volontà di Lukashenko e Putin di fare pressione sull’Unione Europa giocando la carta della migrazione di massa.

Il presidente russo Vladimir Putin i veri responsabili delle migrazioni di massa sono proprio i paesi occidentali. “Ho già spiegato perché, ci sono ragioni politiche, militari ed economiche. Sono stati loro a creare le condizioni in cui migliaia, anche centinaia di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro case. E ora cercano qualcuno da incolpare per evitare la responsabilità per quello che sta succedendo”, ha affermato in un’intervista a Rossiya-1.

Il presidente russo ha spiegato di aver appreso della crisi migratoria dai media. "Non ho mai discusso la questione con Lukashenko prima. Tuttavia, abbiamo parlato al telefono due volte da quando è emersa la crisi", ha detto Putin. Il leader russo in precedenza aveva espresso la speranza che Lukashenko e la cancelliera tedesca ad interim, Angela Merkel, iniziassero a parlare nel prossimo futuro per discutere della situazione perché la maggior parte dei migranti cerca di raggiungere la Germania”.

Tornando alle accuse occidentali, Putin ha affermato: “Quando sentiamo alcune dichiarazioni e accuse contro di noi, vorrei dire a tutti: badate alle vostre questioni domestiche, non cercate di spostarle su altri perché sono le vostre agenzie collegate che devono risolverle”. 

Il leader russo però non si tira indietro e si dice pronto a collaborare per risolvere questa crisi. “Tuttavia, siamo pronti fare del nostro meglio, se c'è qualcosa che possiamo fare”. 

Da occidente sono arrivate accuse anche contro la compagnia di bandiera russa Aeroflot. A tal proposito Putin chiede: “Cosa c'entra il nostro vettore aereo Aeroflot? Qualcuno ha preso un volo Aeroflot? Non ne so nulla, ma sicuramente alcune persone avrebbero potuto prendere un volo e viaggiare attraverso paesi terzi. Cosa c'entriamo noi?”. 

Allo scoppio della crisi al confine, il presidente bielorusso Lukashenko aveva fatto lo stesso ragionamento di Putin, accusando i paesi occidentali di aver provocato queste ondate migratori a causa delle devastazioni portate dalle guerre targate USA/NATO. 

Inoltre il presidente della Bielorussia ha affermato che Minsk non tratterrà il flusso di persone per molto tempo, poiché a causa delle sanzioni occidentali "non ci sono né soldi né forza per questo".

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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