Putin approva il nuovo concetto di politica estera russa

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Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che approva un concetto aggiornato delle principali direzioni della politica estera della Russia. Lo ha annunciato il 31 marzo durante una riunione con i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Russo. Putin ha evidenziato che l’aggiornamento dovuto ai "cambiamenti radicali nella vita internazionale".

"Oggi, il primo punto all'ordine del giorno sarà la discussione del Concetto di politica estera della Federazione Russa. I radicali cambiamenti nella vita internazionale ci hanno imposto di apportare seri aggiustamenti ai principali documenti di pianificazione strategica. Credo che il Concetto servirà come solida base dottrinale per il nostro futuro lavoro sugli affari internazionali", ha spiegato.

Il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha affermato che la logica del Concetto riflette le mutate realtà geopolitiche, accelerate dal lancio dell’operazione militare speciale per proteggere il Donbass.

"Il Concetto descrive le principali tendenze a lungo termine dello sviluppo internazionale, compresa la crisi della globalizzazione economica, che fino a poco tempo fa si svolgeva secondo le regole statunitensi. Uno dei fattori è che l'economia mondiale sta subendo un importante aggiustamento strutturale e sta passando a una nuova base tecnologica", ha sottolineato Lavrov.

Il ministro degli Esteri ha inoltre evidenziato che “è stata riconosciuta la natura esistenziale delle minacce alla sicurezza e allo sviluppo del nostro Paese create da Paesi ostili. Gli Stati Uniti sono esplicitamente indicati come il principale istigatore e promotore della linea anti-russa, e la politica generale occidentale di indebolimento della Russia è stata descritta come un nuovo tipo di guerra ibrida”. 

Il testo del documento sottolinea che Washington è "la principale fonte di rischi" per la sicurezza russa e la pace nel mondo. Tuttavia, la Russia non si considera un "nemico dell'Occidente" e non si isola da esso, pur sperando che i Paesi occidentali si rendano conto "dell'inutilità di un confronto con la Russia". 

In questo contesto, Mosca spera che l'Occidente accetti la realtà del mondo multipolare e torni a cooperare "sulla base dei principi di uguaglianza sovrana e di rispetto degli interessi" delle nazioni. 

Nel frattempo, il governo russo darà priorità "all'eliminazione dei rudimenti del dominio" degli Stati Uniti e di altri Stati ostili sulla scena internazionale, cercando di creare le condizioni affinché qualsiasi Paese rinunci alle "ambizioni neocoloniali ed egemoniche".

Inoltre, il capo della diplomazia russa ha sottolineato che il concetto stabilisce la necessità di sostenere la legalità nelle relazioni internazionali. Il documento proclama che lo sviluppo del diritto internazionale deve tenere conto "delle realtà del mondo di oggi".

Lavrov ha chiarito che Mosca ribadisce la propria disponibilità a rispettare il principio dell'indivisibilità della sicurezza, ma "solo nei confronti di quei Paesi e di quelle unioni che dimostrano reciprocità su questo tema".

Allo stesso tempo, il ministro ha sottolineato che il concetto prevede la possibilità di imporre misure "simmetriche e asimmetriche" contro azioni “ostili” contro Mosca.

Inoltre, viene introdotta l'idea di utilizzare le forze armate per "respingere o prevenire un attacco armato contro la Russia e i suoi alleati". 

Il concetto specifica che Mosca rivendica il suo diritto di dispiegare contingenti militari "in conformità con i principi e le norme universalmente riconosciuti del diritto internazionale". A questo proposito, si osserva che l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite è la base giuridica, "una base giuridica adeguata e irreversibile per l'uso della forza per autodifesa".

Questi i punti principali del documento riportate e riassunti da RT: 

Relazioni con il mondo

 -   L'Eurasia dovrebbe diventare uno spazio di pace e prosperità con la formazione di un ampio ambiente di integrazione che riunisca il potenziale di tutti i Paesi.

-    La Russia dà priorità all'approfondimento dei legami con la Cina e l'India, descritte come "centri globali amici". Aiuterà anche l'Africa a diventare uno spazio di influenza su scala globale.

-    Liberare il potenziale della cooperazione strategica con i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi, il mondo islamico e l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico è definito "un impegno importante".

-    Anche Turchia, Iran, Arabia Saudita, Egitto e Siria sono tra i Paesi con cui Mosca vuole rafforzare i legami.

-    Il governo russo mira a risolvere pacificamente tutte le questioni artiche, auspicando che l'Antartide rimanga uno spazio demilitarizzato.

Altri aspetti delle relazioni con l'Occidente

-    Le prospettive delle relazioni bilaterali tra il Cremlino e la Casa Bianca dipendono dalla volontà di Washington di abbandonare il proprio dominio.

-    La rinuncia dell'Europa alla sua politica antirussa e la fine della dipendenza dagli Stati Uniti gioverebbe al Vecchio Continente non solo in termini di sicurezza, ma anche di benessere.

Economia

-    Mosca vuole aumentare le esportazioni non energetiche, riorientando la propria politica commerciale verso i Paesi che si attengono ad approcci neutrali.

 -   L'abuso da parte di alcuni Paesi della loro posizione dominante in alcuni settori esacerba la frammentazione dell'economia globale e la disuguaglianza. Allo stesso tempo, cresce l'interesse per le nuove valute di riserva internazionali e si gettano le basi per la diversificazione della cooperazione economica.

-    In questo contesto, la Russia continuerà a seguire un percorso che riduce la dipendenza della sua economia da restrizioni unilaterali e contribuirà allo sviluppo di un'infrastruttura di pagamento internazionale indipendente da Stati ostili. Allo stesso tempo, espanderà l'uso delle valute nazionali nelle transazioni con alleati e partner.

Difesa dei valori tradizionali

-    Mosca si impegnerà a rafforzare gli sforzi globali per garantire il rispetto dei valori tradizionali e universali.

-    A livello umanitario, la campagna contro la russofobia, la difesa della lingua, della cultura, dello sport e della Chiesa ortodossa russa saranno elementi chiave della politica estera volta a escludere la discriminazione di questi valori e istituzioni.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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