Qualcuno in Europa risponderà alla minaccia di Trump sui tagliagola dell'Isis?
Neanche uno straccio di risposta da parte delle cancellerie europee (per non parlare dell’Unione Europea) di fronte alla scandalosa richiesta USA così sintetizzata dal titolo di Repubblica <<L'avvertimento di Trump all'Europa: "Prendetevi gli 800 combattenti Isis che abbiamo catturato o dovremo liberarli.">>. Una richiesta identica a quella espressa due mesi fa dalle autorità curde alle quali già chiedevamo perché mai non consegnavano quei tagliagole alla Siria che dell’ISIS è stata la principale vittima. Ma almeno i curdi avevano la “scusante” di non avere prigioni; non così gli USA che hanno il sistema carcerario più grande del mondo: circa tre milioni di americani dietro le sbarre.
E allora? Da dove nasce la richiesta di Trump? Verosimilmente dalla preoccupazione che qualcuno dei tagliagole dell’ISIS, sottoposto a processo, possa rivelare dettagli sui finanziamenti degli USA ai jihadisti. Quindi, meglio rimetterli in libertà dopo il prevedibile diniego dei paesi europei a riprendersi questi criminali. Tra i quali, Alexanda Kotey ed El Shafee Elsheikh, facenti parte della cosiddetta “Squadra Beatles”, delegata alla tortura ed esecuzione di ostaggi stranieri (27 decapitazioni) inclusa quella dell’americano James Foley, diventata “celebre” grazie alla promozione fattane da Rita Katz.
Sulla sorte dei due, trattati a the e biscotti dalle autorità curde avevano scritto un articolo nell’agosto di un anno fa. Ebbene, sono ancora lì, in attesa che qualcuno li faccia scappare da qualche parte.
Francesco Santoianni